Altro che Ponte sullo Stretto di Messina, bisogna puntare sui collegamenti via mare tra Sicilia e Calabria, e in generale con le Isole maggiori: è questo, in sintesi, il succo del discorso fatto dai deputati e dalle deputate del Movimento 5 Stelle che commentano la votazione di un parere discusso ieri in Commissione Trasporti.
Il tema del Ponte sullo Stretto di Messina continua a tenere banco nel dibattito nazionale, regionale e locale. Nella giornata di ieri, mercoledì 24 marzo, i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno votato in Commissione Trasporti un parere con cui si è voluto «dare maggiore forza a un Recovery plan che deve investire maggiori risorse e in tempi brevi sui collegamenti via mare con le isole maggiori, sia in termini di trasporto pubblico sia per il traffico commerciale».
«Su nostra proposta – spiegano i deputati – il parere propone di rinnovare la flotta navale dedicata al trasporto pubblico locale delle Regioni e al resto del naviglio italiano, con mezzi più efficienti e a basse emissioni, anche tra Calabria e Sicilia. Si tratta di una scelta in linea con la richiesta di prendere in considerazione il potenziamento dei servizi esistenti che, pochi giorni fa, il ministro Giovannini ha rivolto alla Commissione tecnica che sta esaminando la situazione dello Stretto di Messina».
«Abbiamo già ribadito più volte – prosegue la nota – che per la Sicilia e la Calabria è prioritario puntare sulle tante opere e infrastrutture di prossimità effettivamente utili al territorio. E d’altra parte è evidente che un’opera di attraversamento stabile come il Ponte sullo Stretto si potrebbe eventualmente realizzare soltanto in tempi lunghi e non potrà certo essere inserita nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr). Sono le regole dell’Unione Europea sul Recovery Plan e lo hanno ribadito più volte i ministri Giovannini e Carfagna».
«Quindi – concludono i deputati del M5S – “altro che Ponte”: nel parere abbiamo soltanto chiesto che il Ministero renda note le conclusioni della Commissione incaricata, appena questa avrà terminato il suo lavoro. Bene che il Parlamento e il Governo si orientino invece per dare risposte immediate, rinnovando e incrementando subito la flotta e puntando in tutto il Paese sull’opportunità unica offerta dalle cosiddette autostrade del mare».
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