Il futuro dell’ex Fiera di Messina? Gioveni: «Se ne discuta in Consiglio Comunale»

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Il futuro dell’ex Fiera di Messina passi anche dal Consiglio Comunale: questa la richiesta del consigliere Libero Gioveni, che immagina l’area come uno spazio dedicato ai turisti, dove sia possibile vendere e acquistare prodotti tipici locali. «Perché – chiede – il Consiglio Comunale, espressione democratica dell’intera città, deve essere lasciato fuori dalle decisioni di cosa si voglia realizzare in questo spazio strategico?».

Scartata l’ipotesi di ricostruire l’edificio dell’ex Teatro in Fiera di Messina per collocarvi all’interno i nuovi uffici dell’Autorità Portuale dello Stretto, è di nuovo aperta la discussione sul futuro dell’area. Ad intervenire sulla questione è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, che ha chiesto all’ufficio di presidenza della Commissione con delega alla pianificazione urbana di discutere in Aula, alla presenza del Presidente dell’Autorità di Sistema Mario Mega e dell’Amministrazione il futuro dell’area fieristica.

«La demolizione dell’ex Teatro in Fiera – dice Gioveni – e tutte le vicende consequenziali che hanno lasciato in questa preziosissima area della nostra costa solo macerie impongono una seria riflessione sul futuro di questa porzione di territorio, la cui destinazione, occorre ricordare, è già stata scritta nelle pagine del Piano Regolatore Portuale, approvato a Palermo dopo 60 anni il 24 luglio 2019 dal Consiglio Regionale Urbanistico!».

«Perché – si chiede allora l’esponente di Fratelli d’Italia – il Consiglio Comunale, espressione democratica dell’intera città, deve essere lasciato fuori dalle decisioni di cosa si voglia realizzare in questo spazio strategico? Posto che non si può che esprimere compiacimento per il fatto di avere finalmente un piano regolatore che stabilisca nero su bianco cosa si voglia fare ai margini di gran parte della nostra splendida costa di contro diventa più che opportuno adesso da parte del Consiglio, specie dopo l’approvazione del PUDM che in atto è al vaglio della Regione, dare degli indirizzi politici sulla “città che verrà” in relazione al suo “affaccio a mare”».

Richiesto l’incontro, Libero Gioveni lancia una proposta: «Perché, per esempio – conclude – non valutare la possibilità di far diventare la cittadella fieristica un sito per i crocieristi per gli acquisti dei prodotti tipici messinesi, magari realizzandone in loco l’approdo, contribuendo così ad incrementare l’economia locale e lo sviluppo delle attività artigianali e commerciali?».

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