Quando la politica che non funziona danneggia i cittadini.
Tra gli ‘effetti collaterali’ della mancata approvazione del bilancio da parte del Comune di Messina, ce n’è uno che, probabilmente, fa male più degli altri: non potere attingere ai fondi ( perchè vincolati) che la Regione ha destinato alle famiglie di Giampilieri vittime dell’alluvione dell’ottobre 2009.
Un servizio di Domenico Bertè, trasmesso su RTP, svela che, causa bilancio non pervenuto, la somma ( circa 1 milione e 250mila euro) che andava spartita come indennità tra coloro che hanno perso casa in quella terribile tragedia che ha fatto 37 morti, è congelata.
“C’è ma non c’è”, vale a dire la Regione l’ha già erogata, è depositata in banca ma non si tocca senza bilancio.
Così, un’amministrazione tardiva nuoce a 16 famiglie che hanno avuto la casa espropriata e, dunque, sono costrette a vivere in casa d’affitto ( per chi può permettersi di pagarla) oppure ospiti da parenti.
Sono 17 i nuclei familiari allontanati dalle loro abitazioni, per uno, primo della lista degli aventi diritto all’indennità di esproprio, in ‘calcio d’angolo’ sono arrivati i soldi: erano quelli frutto della “grattata di pentola” del bilancio 2014. Per le restanti 16 famiglie niente indennità, rimangono in attesa. Per adesso e da 5 anni e mezzo.
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