Il servizio navetta del Cimitero Monumentale di Messina interrotto da giorni: questa la segnalazione di Eleonora Urzì Mondo, co-founder del Think tank Messène, che chiede all’Amministrazione di porre rimedio in tempi celeri a questo disservizio, anche in ragione del grande caldo di questi giorni.
Diverse persone che nei giorni scorsi hanno chiesto di usufruire del servizio navetta al Cimitero Monumentale di Messina si sono sentite rispondere che non era possibile, perché il mezzo è guasto. Urzì Mondo chiede allora, a nome del gruppo Messène, spiegazioni all’Amministrazione e, soprattutto, chiede che il mezzo venga riparato al più presto e che si pensi a un piano B per evitare che situazioni del genere si ripetano.
«L’assenza di navetta al Cimitero Monumentale di Messina – afferma Eleonora Urzì Mondo – sarebbe determinata da un guasto al motore del mezzo. Così era stato riferito, già la scorsa settimana, alle persone che aspettavano di fruire di un servizio che per molti è essenziale e, in assenza del quale, in tanti sono costretti ad affrontare il percorso a piedi – sotto il sole cocente di agosto – o andare via. E questa situazione si protrae ancora oggi».
«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni – specifica – negli ultimi due giorni e reputiamo sia necessario che con urgenza si ponga rimedio a questa situazione che determina un disservizio gravissimo. La già critica situazione climatica che, in questi giorni, sta facendo registrare picchi di temperature, rende ancora più pressante il bisogno di agevolare quanti avvertono il desiderio di far visita ai propri defunti, senza aggravare il rischio di danni alla salute dei visitatori. I quali, va ricordato, spesso sono anziani».
Per queste ragioni, «si chiede all’assessore competente – scrive la co-founder di Messène – di individuare con rapidità soluzioni tampone per garantire da subito il ripristino del servizio navetta e prevedere altresì un piano B nel caso in cui si dovessero verificare nuovi problemi ai mezzi in dotazione al GCS, onde voler incorrere in nuovi disagi all’utenza. Disagi che, lo ribadiamo, possono rappresentare reali rischi alla salute dei più fragili che sono, ovviamente, i principali fruitori del servizio di trasporto interno al cimitero».
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