Non si arrestano le proteste contro la chiusura dell’Ospedale “Piemonte”. Lo scorso 6 novembre i sindacati Cisl Fp, Cisl Medici, Uil Fpl e Uil Fpl si sono rivolti alla Protezione Civile per farle rilevare l’importanza del nosocomio di viale Europa come presidio di emergenza.
Non si è fatto attendere l’intervento del capo nazionale della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che ha scritto immediatamente a Lucia Borsellino, assessore regionale alla Sanità, chiedendo di non procedere con nessun altro e di informarlo su qualunque iniziativa inerente l’ospedale Piemonte.
Gabrielli nella nota inviata ai sindacati dichiara di non poter intervenire direttamente ma di impegnarsi a presentare alla Regione tutte le conseguenze negative derivanti dall’eventuale chiusura.
Così, grazie al capo della Protezione Civile né il sindaco Accorinti né Lucia Borsellino possono fare “orecchie da mercante” alla richiesta di mantenere aperto il “Piemonte” come presidio di emergenza.
Intanto, il Tar di Palermo ha accolto il ricorso contro un Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e l’incontro tra la delegazione messinese, il sindaco e l’assessore regionale alla Sanità, previsto per giovedì, è stato rimandato a data di destinarsi.
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