Scoppia la polemica per le dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale, intervistato a Belve, ha affermato che proverebbe dispiacere nell’ipotesi di avere un figlio gay. immediate le repliche, da più parti. Ad intervenire, anche la senatrice messinese Dafne Musolino (Sud chiama Nord): «È inaccettabile che dalle istituzioni arrivino messaggi di questo tipo».
Levata di scudi contro Ignazio La Russa che, oggi, si difende su Open. A scatenare la polemica, la sua recente intervista durante la trasmissione Belve, condotta su Rai2 dalla giornalista Francesca Fagnani. Alla domanda: «Se suo figlio venisse da lei a dirle che ha capito di essere omosessuale, cosa proverebbe?», La Russa ha risposto: «Le dico la verità, accetterei con dispiacere la notizia. Credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Se poi non mi assomiglia pazienza. È come se fosse milanista».
A commentare le dichiarazioni del Presidente del Senato, tra gli altri, la senatrice messinese Dafne Musolino (Sud chiama Nord): «Ignazio La Russa dovrebbe sapere che certe affermazioni danneggiano migliaia e migliaia di cittadini che, ogni giorno in Italia, vengono ancora denigrati e discriminati per il loro orientamento sessuale. Pertanto non c’è nulla di simpatico o di leggero nel dire che un figlio omossessuale provocherebbe in lui un certo disagio. C’è, semmai, una cultura maschilista e omofoba da cui la seconda carica dello Stato non riesce proprio ad affrancarsi. Purtroppo non è la prima volta che il Presidente La Russa si lascia andare a esternazioni che poco si addicono al suo ruolo istituzionale. Ma questa volta si è davvero passato il limite. E’ inaccettabile che dalle istituzioni arrivino messaggi di questo tipo».
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