I detenuti del carcere di Gazzi sono i protagonisti di un video spot che racconta questa lunga emergenza sanitaria, vista dai loro occhi. Il progetto fa parte di “Un piccolo grande gesto per te e per gli altri”; a supporto della campagna vaccinale promossa dall’assessorato regionale alla Salute, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria e l’associazione D’aRteventi, che si occupa, proprio all’interno dalla casa circondariale di Messina, di laboratori di rieducazione.
«L’interruzione dei contatti con i familiari e l’ulteriore chiusura delle porte ad ogni accesso esterno: la pandemia e i mesi durissimi del lockdown – si legge nella nota – hanno avuto un effetto deflagrante nelle carceri italiane.Le misure restrittive anti-contagio sono state vissute come un’ulteriore demarcazione con il mondo oltre le sbarre».
Lo spot dei detenuti di Gazzi
Bastano poche parole, un minuto e dieci circa di spot, per raccontare il lockdown in carcere; lo spiegano bene i detenuti di Messina diventati “attori” per un giorno e promuovere il vaccino anti-covid; quel piccolo grande gesto per ritrovare la libertà. Al progetto hanno partecipato anche i ragazzi del “Malaspina” di Palermo (Istituto penale per minorenni), che hanno pensato invece di realizzare il rap “Torneremo a respirare“, con il supporto dell’associazione Rock10elode. «Emerge così – conclude la nota – la voglia e la necessità di riavvicinarsi ai propri affetti grazie al vaccino».
(372)