L’Amministrazione De Luca ha in programma la realizzazione di un centro innovativo, “i-HUB Messina”, che dovrebbe sorgere nella zona del Portuale, all’altezza della Stazione Marittima; per poter creare questo nuovo agglomerato architettonico si procederà a lavori di demolizione e ricostruzione. «Al fine di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia – si legge sulla delibera della Giunta comunale – e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACTEU)».
I fondi (tra poco snoccioliamo le cifre) provengono, infatti, dalle risorse riprogrammate del Pon Metro, suddivise in tre assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Nello specifico il progetto dell’Hub di Messina rientra nel programma “Città Metropolitane” 2014-2020 FESR/FSE (PON Metro). Il partner pubblico ai fine della co-progettazione, l’avvio e lo sviluppo sarà l’Università degli Studi di Messina.
«L’idea della creazione di un HUB innovativo, – si legge ancora – rappresenta un punto cruciale per la transizione verde e digitale della Città Metropolitana di Messina, che è alla base del potenziamento delle condizioni di contesto necessarie soprattutto a preparare la ripresa e a favorire la sostenibilità urbana intervenendo sulla riqualificazione degli ambiti degradati e sull’incremento del livello di efficienza energetica di Messina». Proprio in quell’area si era sviluppato parte del progetto Distrart – Distretto d’Arte Urbana. Ma cosa propone la Giunta De Luca per la realizzazione di questo i-HUB Messina?
Il progetto
La costruzione di un HUB innovativo prevede lavori di demolizione e ricostruzione e realizzazioni impianti nell’area del Portuale, che comprende tre edifici, di proprietà del Comune:
- ex Magazzini Generali
- ex Silos Granai
- ex Mercato Ittico
Nella stessa area ricade anche la Casa del Portuale che potrebbe essere acquisita dall’Amministrazione; «è intendimento dell’Amministrazione Comunale acquisire anche il quarto edificio (Casa del Portuale), essendo posizionato nella parte centrale dell’area interessata dagli interventi, ed avendo dunque elevate potenzialità nell’ottica della strategia complessiva. Le potenzialità del sito indicano una significativa propensione a soddisfare un’ampia varietà di bisogni della città anche in considerazione della favorevole localizzazione».
Nello specifico il progetto prevede:
- demolizione dei fabbricati denominati: “ex Mercato Ittico, ex Magazzini generali, ex Silos-Granai”, predisposizione opere di urbanizzazione primaria e secondaria (impianti di raccolta e smaltimento acque bianche ed acque reflue, illuminazione pubblica, parcheggi, verde pubblico attrezzato), realizzazione building service ed impianto fotovoltaico sul parcheggio Cavallotti. Lavori per 18.902.307,40 di euro;
- realizzazione del polo direzionale (ex Mercato Ittico). Lavori per 16.800.000,00 di euro;
- realizzazione dei fabbricati destinati ad area di co-working (ex Magazzini Generali) e centro di ricerca (ex Silos Granai). Lavori per 35.583.396,89 di euro.
Per un totale complessivo di 71.285.714,29 di euro.
Hub Messina
L’Hub dello Stretto sarà un nuovo luogo di aggregazione; che all’interno avrà quindi diversi spazi con diverse finalità:
- Realizzare “spazi fisici” per il lavoro, lo studio, la ricerca, innovativi, smart e green, in grado di rendere la permanenza realmente confortevole;
- Promuovere e utilizzare nuove tecnologie per rendere l’area i-HUB capace di operare senza accesso ai servizi limitrofi (no rete Internet cablata, no Water Distribution, no Energy), in linea con la direttiva CEE 19 maggio 2010, n.2010/31/UE (EPBD) relativa alle prestazioni energetiche degli edifici e recepita con D.Lgs. 48/2020 che prevede l’obbligo di NZEB (NearZero Energy Building) per tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione, compreso il caso di ristrutturazione edilizia corrispondente con la demolizione e ricostruzione.;
- Creazione di una “Graceful Living Area”, attraverso la realizzazione di un’area verde, che includa gli impianti e le infrastrutture delle aree esterne in chiave “green” e “innovation”.
A questo link la delibera completa.
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