In visita a Lampedusa, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha commentato i fatti riguardanti l’hotspot di Bisconte, a Messina, e comunicato che si sta verificando la situazione per prendere, se il caso, gli opportuni provvedimenti. Un’apertura, sembrerebbe, che ha subito destato l’attenzione del sindaco Cateno De Luca: «La mia ordinanza ha convinto chi sta sopra le nostre teste a prendere atto della scelleratezza del Centro».
Dopo giorni di tensione a seguito della fuga di 24 migranti dall’hotspot istituito presso l’ex Caserma Gasparro di Bisconte e della successiva ordinanza di chiusura emanata dal Sindaco della città dello Stretto (che però, ricordiamo, non ha competenza in materia), sembrerebbe che qualcosa si stia muovendo.
Stando a quanto si è appreso nelle scorse ore, il Ministro dell’Interno avrebbe comunicato, a margine della sua visita a Lampedusa, di aver discusso con il Prefetto Maria Carmela Librizzi in merito al centro di prima accoglienza per migranti di Messina e di aver avviato le verifiche necessarie a fare luce sulla situazione. Una decisione, si presume, verrà presa nei prossimi giorni. In ogni caso, il Viminale ha sottolineato l’importanza di una collaborazione tra le istituzioni.
Immediato il commento del sindaco Cateno De Luca: «Da quanto rilasciato alla stampa dal Ministro Lamorgese si desume che l’ordinanza sindacale che ho emesso sabato scorso ha convinto chi sta sopra le nostre teste a prendere atto della scelleratezza dell’Hotspot di Bisconte, cambiando impostazione sulle politiche di soccorso ai migranti, la quale deve continuare, ma non così.
«In ogni caso fra tre giorni scadranno i termini da me concessi per chiudere l’hotspot di Bisconte e spero di non arrivare ad un altro scontro istituzionale senza precedenti – conclude il Primo Cittadino, senza risparmiarsi una stoccata finale contro il M5S con cui è in corso da un paio di giorni un acceso dibattito. Ai perditempo a cinquestelle non rispondo per non sprecare altro fiato. Ha già risposto il Viminale per me».
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