A denunciare la situazione è il Direttore dell’UOC di Medicina Trasfusionale: all’Ospedale Papardo di Messina c’è una gravissima carenza di sangue. Servono quindi donazioni di tutti i gruppi sanguigni, per garantire lo svolgimento delle attività di supporto trasfusionale per i pazienti ematologici, oncologici, chirurgici, politraumatizzati. Così come per coloro che sono ricoverati per coronavirus.
In particolare, sottolineano dal Papardo, i pazienti covid necessitano di un importante supporto trasfusionale. Per uno solo di questi pazienti, infatti, sono necessari 40 donatori. Nell’ondata precedente, ricordano dall’Azienda, all’Ospedale sono state assegnate fino a 40 unità di emazie concentrate, piastrine e plasma ai singoli pazienti contagiati.
Chi può donare sangue (e come) all’Ospedale Papardo di Messina
Possono donare il sangue tutte le persone in buona salute, tra i 18 e i 65 anni, che pesino almeno 50kg e che non abbiano stili di vita o comportamenti “a rischio” (ad esempio, specificano dal Papardo, è possibile donare dopo 4 mesi dall’applicazione di piercing, tatuaggi, agopuntura, cambio partner), esibendo documento di identità e tessera sanitaria. La donazione può essere fatta solo presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Papardo. Il reparto dispone di un accesso riservato direttamente dal piazzale del 3° piano, in prossimità del parcheggio delle autoambulanze sotto i portici a destra rispetto al Pronto Soccorso, evitando il percorso ospedaliero.
Per donare è necessario prenotare attraverso una delle seguenti modalità:
- via e-mail all’indirizzo donatorisanguepapardo@aopapardo.it;
- via whatsapp o telefono cellulare al numero 3341061707;
- tramite telefono fisso ai numeri: 0903993507 oppure 0903993803.
Le donazioni vengono eseguite tutti i giorni feriali dalle 8.00 alle 12.00, tranne il martedì dalle 14.30 alle 16.45.
Qualche informazione in più
Chi non ha mai donato, informano dal Papardo, o non dona da oltre due anni, almeno tre giorni prima della donazione dovrà effettuare presso il Centro Trasfusionale la “predonazione” che consiste in una visita e un prelievo di sangue preliminare di controllo per valutare l’idoneità alla donazione stessa.
Per poter donare non è necessario essere a digiuno, si può fare una colazione leggera senza però assumere latte e latticini (è possibile quindi bere acqua, tè, caffè anche zuccherato, mangiare una fetta biscottata con della marmellata). È consentito un pranzo leggero due ore prima della donazione pomeridiana.
(270)