«Sono partito come cavaliere solitario errante, ora non lo sono più» così il sindaco di Messina Cateno De Luca ha raccontato i primi mesi del suo mandato nel discorso – tenuto questa mattina nel Salone delle Bandiere del Comune – per augurare buon Natale alla città e ai propri colleghi del Palazzo Municipale.
Dopo mesi burrascosi, mesi di “guerra”, sembra quindi che i rapporti tra il Primo Cittadino e il Consiglio Comunale abbiano trovato un equilibrio: «È vero che ci sono stati contrasti – ha commentato, infatti, De Luca. Ma in fondo, perché si fanno le guerre? Per arrivare alla pace, e pace è stata».
È “pace” quindi, con il Consiglio. E proprio il Civico Consesso appare al Sindaco di Messina, oggi, come un membro di un’unica grande squadra che conta al suo interno tutti gli organi di governo della città: la Giunta, i CdA (Consiglio di Amministrazione) delle società partecipate e, appunto, il Consiglio Comunale.
In questo clima, piuttosto sereno, non sono mancati però momenti più tesi, durante i quali il Sindaco ha fatto riferimento ai contrasti, ancora aperti, con l’Amministrazione Accorinti, che lo ha preceduto, e con parte del mondo sindacale messinese, vale a dire Uil e Cgil. A questi ultimi, che si sono opposti fino all’ultimo al Salva Messina, è stato rivolto un invito a rivedere le proprie posizioni.
«Messina non può continuare a stare sul chi va là – ha continuato il Sindaco. La città non si poneva più obiettivi. Oggi Messina deve ritrovare il coraggio di osare».
Infine, prima di passare la parola al presidente del Consiglio Comunale, Cateno De Luca ha ricordato due degli appuntamenti principali dei prossimi giorni, tra cui il “Pranzo degli ultimi”, organizzato per il 31 dicembre a Palazzo Zanca, e il suo discorso di fine anno.
A seguire, l’intervento del presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile, che ha sottolineato il senso di responsabilità dimostrato in questi mesi dai suoi colleghi e ha espresso il suo auspicio per il 2019: «Che si possa cominciare l’anno con una marcia diversa, una marcia nuova, e dare alla città le risposte che merita».
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Se osasse davvero, ti caccerebbe subito.
E l’eliminazione delle baracche? perchè non se ne parla più? Sono deluso!