Un brutto tonfo per tutti quelli del ‘Palazzo’. Solo così può essere definita la seduta del Consiglio Comunale svoltasi ieri sera.
La storia è nota: la Giunta, chiamata a rispondere alle accuse del 9 settembre in aula consiliare, ha fatto l’offesa ( i capigruppo volevano far parlare solo Sindaco e assessore Ialacqua ) e ha convocato una conferenza stampa in un’altra aula, lasciando i consiglieri a parlare da soli.
La vicenda, che non fa onore a nessuno, non ha però tolto le parole di bocca ai cittadini, che utilizzano Facebook per dare sfogo al proprio sdegno.
«Vergogna», gridano all’unisono gli ‘abitanti’ di Facebook.
Tra i vari commenti fioccano richieste di dimissioni al Sindaco, accompagnate spesso da insulti di diverso tenore che fanno riferimento all’incompetenza dell’amministrazione e alla gravità dei problemi della città fuori da Palazzo Zanca.
Particolarmente veementi, quando non offensivi, alcuni commentatori, che dal vocabolario italiano hanno tratto ogni aggettivo utile a rendere al peggio la figura dei nostri amministratori. Dal sindaco alla Giunta, passando per il Consiglio comunale (colpevole di non ‘azzardare’ la sfiducia) ce n’è per tutti i gusti. La gamma degli insulti è stata sciorinata in lungo e in largo sui vari profili del social più diffuso al mondo. A volerne citare i più comuni, si va da “cessi a vigliacchi”, da “imbecilli a incolti, idioti”. Persino “analfabeti”. Non mancano le chicche: “venditori di fumo, imbonitori, pacchisti” ( termine nostrano). Insomma, se Facebook fosse un termometro, Accorinti e la sua squadra avrebbero la febbre a 42.
In più, a calare un’ulteriore mazzata sul capo del Sindaco, è arrivato il servizio su RTP, di Marina Bottari, sulla chiusura dei servizi dell’Ex Gil, per inagibilità dovuta a carenze strutturali.
Nel video mostrato, risalente a qualche anno fa, un furioso, sperticato difensore dei diritti umano/sportivi, Accorinti della vecchia guardia (dunque non ancora eletto) augurava la galera al sindaco-assessore allo Sport del tempo, per le condizioni in cui versava la struttura. Ora invece, con lui sindaco, le cose sì che sono diverse: servizi inagibili per i 500 frequentatori della struttura sportiva.
Sofia Cusimano
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