«Valorizzare e salvaguardare la Galleria Vittorio Emanuele in tempi brevi» è questa la richiesta che i consiglieri comunali Nicola Cucinotta, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, Antonino Interdonato, Maria Perrone, Libero Gioveni, Carmela David e Benedetto Vaccarino pongono al sindaco Accorinti. Un miglioramento consentirebbe alle attività presenti di continuare a esercitare la propria professione più agevolmente.
Inoltre, chiedono «se intende sin da subito farsi carico di emanare un atto di Giunta che dia al Dirigente del Dipartimento Patrimonio indirizzi adeguati per la concessione di autorizzazioni all’utilizzo del suolo pubblico all’interno della Galleria, nel rispetto della normativa vigente e del regolamento condominiale al fine di consentire finalmente ai pochi esercenti sopravvissuti l’esercizio della propria attività, nelle more dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale della nostra proposta di integrazione e modifica dell’art.5 c.4 lettera “I” del Regolamento Cosap, che esclude dall’applicazione dello stesso, la Galleria Vittorio Emanuele e/o altri casi similari».
«Nell’ultimo tavolo tecnico presieduto dal Direttore del Servizio Valorizzazione del Patrimonio artistico e culturale del Comune di Messina, Carmelo Celona, è stata finalmente redatta una bozza di disciplinare generale di attuazione per la riabilitazione, la valorizzazione e la tutela della storica Galleria Vittorio Emanuele III».
I Consiglieri Comunali apprendono «con immensa soddisfazione che, finalmente, si sono formalmente gettate le basi per un processo tanto sollecitato e tanto atteso con un progetto che ha come principale obiettivo quello di ridare lustro ad un luogo di pregio storico-culturale-architettonico, caro alla città e a tutti i componenti il Civico Consesso, quale la Galleria Vittorio Emanuele III».
«Messina è una delle poche città italiane – continuano − a possedere un’opera d’arte di cotanto inestimabile valore storico-culturale-architettonico, fino ad oggi ignorato, come la Galleria Vittorio Emanuele III che, ahinoi, colpevolmente versa in pessimo stato, nel totale abbandono, sporca, buia, imbrattata, trascurata, offesa; soprattutto offesa; offesa nel suo valore artistico, ignorato per troppo tempo da un’amministrazione comunale che in un preoccupante, raccapricciante ed insolente silenzio, ha lasciato un gioiello di rarissimo valore nel degrado e nell’abbandono, nonostante avrebbe dovuto garantirne il decoro, la manutenzione, la sicurezza e la vivibilità, già dal suo insediamento».
«I gestori dei locali siti in Galleria, − proseguono i Consiglieri − che avrebbero, il desiderio, la voglia, o forse la pretesa, di fare impresa, di fare un salotto, di investire, in quella che senza ombra di dubbio, è una delle zone più belle e “storiche” di Messina, vorrebbero allocare i tavoli negli spazi pubblici di proprietà comunale, vorrebbero che chiunque, messinese o turista, possa “comodamente” ammirare le finiture di un edificio che risale agli anni ’20 , magari sorseggiando un caffè, gustando una pizza, una granita o un cannolo, mentre fino ad oggi si sono dovuti scontrare con l’incapacità amministrativa, l’inerzia e la burocrazia, che hanno trasformato pian piano la Galleria da “gioiello” del centro storico a rifugio per i senza tetto, pista per scorribande notturne di moto e minicar, ricettacolo di rifiuti e sito per la raccolta di autografi e scambi epistolari».
«La città di Messina risulta essere città d’arte e città turistica – concludono −, e che proprio in virtù di ciò è indispensabile dare la possibilità ai turisti ed agli autoctoni di usufruire dei pubblici esercizi siti nel centro storico, in particolare all’interno della Galleria Vittorio Emanuele ove si potrebbero concedere sia gli spazi interni che quelli esterni, immediatamente prospicienti ai pubblici esercizi stessi».
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