Una serata che rimane. In testa, nel cuore. Il Galà del Cirs, che come ogni anno anticipa il Tao film festival, non ha deluso le aspettative. Maria Celeste Celi supera se stessa: come organizzatrice, avvalendosi di uno staff d’eccellenza; come presidentessa del Cirs, Centro Italiano di Reinserimento sociale; come padrona di casa.
L’edizione 2016 della serata Cirs, dedicata alla solidarietà ma anche alla rassegna cinematografica di Taormina, si è svolta al Monte di Pietà. E’ parso un dipinto d’autore l’antico scenario cittadino che ha accolto i tanti messinesi che, per una volta l’anno, un giorno di giugno, rivivono i fasti della Messina gloriosa di un tempo. Uomini in smoking o abito scuro, donne in lungo, tutto era così elegante da sembrare la scena di un film. Unico inelegante, ma simpatico nel sottolinearlo, il sindaco Renato Accorinti che, come sempre, non ha rinunciato alla sua maglietta Free Tibet, ma stavolta era blu. Ironico, ha detto: – “Stasera, come vedete, sono in blu” – e giù le risate del pubblico.
Ha musicalmente aperto la serata il ‘sempretoccante’ inno di Mameli, eseguito dalla banda militare della Brigata Aosta; poi,l’introduzione di Tiziana Rocca, che dall’alto del suo metro e 80 senza tacchi ( ma li aveva pure) svettava, sugli ospiti chiamati sul palco, di almeno 10 centimetri. Unico a non sfigurare accanto alla bionda PR, l’ex commissario straordinario dell’ex Provincia di Messina,Filippo Romano: in altezza ( non superava la stangona ma le arrivava agli occhi con dignità), e in prontezza di spirito, visto che ha ‘ricucito lo strappo’ della Rocca, che lo aveva invitato sul palco come padrone di casa, dimenticando che, ormai, Palazzo dei Leoni e i 108 comuni di sua competenza sono in mano ad Accorinti: Romano ha chiarito i ruoli ed ha chiamato accanto a lui il neo sindaco della città metropolitana di Messina.
Così, la ‘strana coppia’ Romano – Accorinti ( come amano definirsi) in serena condivisione di applausi e palco, ha parlato al pubblico. Il primo, in tema con la serata, elegantissimo nel suo abito scuro su camicia bianca su cui spiccava un nero papillon; il secondo, fedele al personaggio, è uscito fuori tema e, oltre alla maglietta blu, indossava un largo pantalone bianco, spiegazzato assai, e sandali da francescano. Ma, è lui o non è lui? E’ lui, il nostro sindaco, che non possiamo pretendere si vesta diversamente per un galà prefestival della rassegna cinematografica, se così si reca persino al Senato. Senza riuscire ad entrarci, però.
Dopo l’apericena, due i momenti topici della serata: la sfilata degli abiti vintage di Tosi Siracusa e il filmato dei ” Ricordi del Cinema a Messina”.
La sfilata
Pochi ma buoni, gli abiti sfilati in passerella, anni 50/60
, in alcuni i più anziani tra il pubblico rivedevano le loro mamme: vezzose ma pudiche nell’eleganza dell’Italia marchiata Fiat; in altri l’azzardo di seriche schiene o sinuose sirene che 40 anni fa riuscivano a ‘tentare’ l’uomo più che le odierne, estreme, nudità. Ad accompagnare i passi di splendide modelle le musiche del tempo, eseguite sempre dalla banda della Brigata Aosta.
I Ricordi del Cinema a Messina
Quale migliore sottofondo musicale per accompagnare le immagini di una Messina presente, con attori o luoghi, nel mondo della celluloide, se non quello di “Nuovo Cinema Paradiso”? La Messina della Rassegna Cinematografica, gli attori celebri che hanno calpestato il suolo dell’Irrera Mare ( dove la celebre rassegna si svolgeva); ed ancora spezzoni di film girati nella città dello Stretto, alle isole Eolie. Insomma, la Messina che molti dei presenti non hanno conosciuto, quella che altri stentano a ricordare, ieri sera era al Monte di Pietà.
Lo spettacolo si è concluso con la presenza sul palco della madrina del Taofilm festival, Monica Guerritore, e la proiezione del film “C’eravamo tanto amati”.
La serata Cirs 2016 è stata raffinata, aggregante, intima… da rivivere.
Patrizia Vita
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