Novanta mezzi blindano il tratto di mare antistante Taormina in occasione del vertice del G7. Gommoni, motovedette veloci, navi e moto d’acqua presidiano la zona tra Fiumefreddo e Letojanni. Lo specchio di mare davanti la ‘perla dello Ionio’ è stato diviso in tre zone: la prima, quella di massima sicurezza, comprende il tratto tra Letojanni e Fiumefreddo in cui la navigazione è interdetta, così come la balneazione consentita fino a 50 metri dalla riva. C’è poi una seconda, detta area ad accesso controllato, che prevede un filtraggio di tutte le imbarcazioni, attraverso il controllo dei documenti e di tutte le persone a bordo.
L’ultima zona, quella più esterna, è invece definita area di sorveglianza e allarme: è molto più estesa e prevede un’azione di controllo dal mare e dal cielo, compresi i porti, per monitorare tutto il traffico marittimo e far scattare l’allarme nel caso qualche imbarcazione tentasse di avvicinarsi. Subito dopo iniziano le acque internazionali.
Il dispositivo di sicurezza in mare, operativo dall’inizio della settimana, prevede, come quello per accedere alla cittadina, misure rigide e livelli di sicurezza diversi a seconda della distanza dalla riva. Il coordinamento è nelle mani della Guardia di Finanza.
“Abbiamo ipotizzato una serie di minacce possibili – spiega il colonnello Cristino Alemanno, comandante del gruppo aeronavale di Messina – abbiamo a disposizione motovedette velocissime, mezzi più grandi e team di abbordaggio per poter fronteggiare qualsiasi scenario”.
Oltre a quelli della Finanza operano quelli della Marina Militare, gli acquascooter della Polizia e le motovedette della Guardia Costiera.
Intanto, in merito al corteo dei “No G7”, che sabato prossimo attraversera’ Giardini Naxos per protestare contro il vertice, il questore di Messina, Giuseppe Cucchiara, ha deciso il percorso.
La partenza è stata fissata al parcheggio Salluzzo di Giardini Naxos e l’arrivo è stabilito a piazza Municipio. Il provvedimento è stato notificato dalla Questura ai promotori dell’iniziativa, valutata con timore dagli abitanti del posto e dal sindaco Pancrazio Lo Turco il quale aveva chiesto al Governo di stoppare la marcia temendo disordini.
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