Bene i fondi per le scuole di Messina a valere sul PNRR, ma risultano esclusi gli istituti di alcuni «quartieri difficili» come villaggio CEP, Villa Lina, Giostra, Ritiro, Camaro e Santa Lucia sopra Contesse: a segnalarlo è la deputata messinese Maria Flavia Timbro (Articolo Uno): «Avviato un approfondimento sui criteri e sulle modalità di assegnazione».
Nei giorno scorsi il Ministero dell’Istruzione ha assegnato 500 milioni di euro, a valere sul PNRR, a diverse scuole d’Italia per la lotta contro la dispersione scolastica. Questo come prima azione dell’“Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica” nell’ambito della linea di investimento 1.4. Il problema, per la Parlamentare siciliana, sta nel fatto che tra le scuole che hanno ottenuto finanziamenti mancano istituti che operano in realtà complesse della città di Messina, in cui il tasso di dispersione scolastica è elevato.
«Nello scorrere la graduatoria – scrive Timbro – degli Istituti Secondari, di primo e secondo grado, nella città di Messina, ma anche in provincia, balza subito agli occhi una netta prevalenza delle scuole superiori e la totale assenza di alcuni istituti comprensivi che operano in contesti sociali e ambientali più che complicati». È il caso, precisa, di scuole che operano, per esempio, al CEP, a Santa Lucia S.C., a Camaro, a Villa Lina, a Giostra e a Ritiro o nell’estrema periferia a sud e a nord del centro urbano.
«Il lavoro dell’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica – aggiunge – ripreso dal Rapporto Caritas e gli approfondimenti della Commissione Regionale Antimafia hanno certificato i luoghi in cui i divari sono più cospicui e dove è più difficile portare bambine e bambini, ragazze e ragazzi sui banchi di scuola. Un provvedimento che reca nel titolo “lotta alla dispersione scolastica” non può non tenere conto di evidenze che sono sotto gli occhi di tutti e che, anzi, rischia di delegittimare il lavoro di dirigenti scolastici ed insegnati che su quella frontiera svolgono una essenziale funzione di tutela dei diritti costituzionali».
«Fuori da ogni polemica strumentale – conclude l’onorevole Maria Flavia Timbro –, sarà fondamentale capire innanzitutto se queste scuole saranno recuperate su altre linee di finanziamento o se, soprattutto, il Ministero, intenderà costruire i prossimi provvedimenti sulla base dei criteri utilizzati che rischiano di escludere pezzi importanti del sistema scolastico». In ogni caso, la deputata annuncia di aver «avviato un approfondimento sui criteri e sulle modalità di assegnazione».
Fondi PNRR contro la dispersione scolastica: le scuole interessate a Messina
Di seguito le scuole destinatarie dei finanziamenti, limitatamente alla città di Messina, sono le seguenti:
- Ist.Istr.Sup. “Antonello” – 318.489,76 €;
- I.S.Minutoli – 308.158,60 €;
- Verona Trento – 281.561,16 €;
- I.T.T.L. “Caio Duilio” – 273.397,71 €;
- Ist. Tec. Economico “A.M.Jaci” – 221.367,54 €;
- “Seguenza” Messina – 215.211,98 €;
- “ Ainis ” Messina – 200.005,98 €;
- I.S.”Bisazza” Me –185.184,45 €;
- “La Farina – Basile” – 181.944,89 €;
- Giovanni XXIII Vill. Aldisio –107.606,88 €;
- Ic N.2 D’Acquisto – 99.071,08 €;
- Ic “Cannizzaro-Galatti” – 86.715,85 €;
- “A.Luciani” – 86.678,77 €;
- “Vittorini” – 83.757,41 €;
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