«Sono salvi i 404 milioni di euro destinati alla città di Messina e a tutti i comuni della Sicilia»: a comunicarlo è il sindaco Cateno De Luca durante la sua trasferta a Palermo. I fondi, inseriti nella legge di stabilità regionale tra le risorse da utilizzare per l’emergenza coronavirus, verranno destinati a opere infrastrutturali per la Sicilia, così come previsto inizialmente.
Dopo la diretta Facebook del 22 aprile e la nota inviata ieri in cui minacciava di occupare la sede della Regione a Palermo, il Primo Cittadino si è recato a Palazzo dei Normanni per risolvere la questione. Dopo aver incontrato Gianfranco Micciché e discusso della questione sembrerebbe si sia trovata la quadra.
«Ringrazio il Presidente del Parlamento Siciliano Gianfranco Micciché – ha scritto in serata De Luca – e il Presidente del governo regionale Nello Musumeci per la manifestata disponibilità a cassare quella norma (comma 2 Art. 5) contenuta nella legge di stabilità in discussione in commissione bilancio che avrebbe fatto saltare la realizzazione di strategiche infrastrutture per il territorio siciliano già previste dall’art. 99 della legge 8/2018 (legge di stabilità regionale 2018)».
I 404 milioni di euro in questione, si ricorderà, erano stati destinati a opere infrastrutturali per la Sicilia nel 2018 tramite l’articolo 99 della legge di stabilità. Tale articolo era stato però impugnato dal primo Governo Conte. Con la sentenza della Corte Costituzionale pubblicata in Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi, questi fondi erano stati sbloccati. Il Governo Musumeci li aveva però inseriti, tramite la legge di stabilità 2020 (ancora in discussione), tra le risorse da usare per fronteggiare il covid-19.
Ma secondo il Sindaco di Messina, questi 404 milioni di euro devono essere utilizzati per lo scopo cui erano stati destinati inizialmente visto che, afferma, per l’emergenza coronavirus vi sarebbero altri fondi disponibili: «Oggi (ieri, ndr) abbiamo chiarito tutta la vicenda – ha dichiarato Cateno De Luca – ed è stato predisposto un emendamento a firma del presidente della Commissione bilancio Riccardo Savona che elimina quella parte dell’articolo 5, il comma 3, che cancellava tutti gli sforzi che avevamo fatto ad aprile del 2018».
Alla fine, quindi, questi 404 milioni di euro non dovrebbero essere inseriti nella finanziaria 2020 tra i fondi per l’emergenza coronavirus.
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