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Finanziamenti per i depuratori. De Cola: «Rispettati tempi e modalità per quello di Tono»

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k2 items src c8ed3ad4441892a8a51973045a5a6b79-280x175L’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, respinge al mittente qualsiasi accusa di lassismo o inattività da parte dell’Amministrazione per quanto riguarda la questione del depuratore di Tono. Anzi, rimarca quanto tempestivo e diligente sia stato in merito il lavoro del Dipartimento ai Lavori Pubblici. A parlare chiaro, la documentazione «protocollata e consultabile» che attesta l’iter seguito dell’interlocuzione con la Regione.
«La notizia della possibile nomina di commissari ad acta per sopperire alla presunta inattività dei comuni siciliani riguardo la possibilità di impiegare risorse finanziarie per la realizzazione di depuratori – dichiara De Cola –, ci obbliga a ristabilire la verità dei fatti, per quanto attiene almeno la nostra Amministrazione e il lavoro degli uffici comunali competenti».

«Fin dall’estate del 2013, non appena insediato, – ricorda l’assessore – sono stato investito dal dirigente Antonio Amato del problema del finanziamento relativo al depuratore di Tono, ben 40 ml, e nei tempi previsti, settembre 2013, abbiamo comunicato l’avvenuta individuazione del soggetto che avrebbe dovuto redigere il progetto. Esattamente il 30 settembre 2013, abbiamo informato la Regione della nostra disponibilità a contrattualizzare gli aggiudicatari della gara, restando in attesa della prima parte del finanziamento, pari a quasi 1,3 milioni di euro. Da quel momento – continua –è sembrato di imbatterci in muri di gomma, le continue sollecitazioni, le richieste sono rimaste costantemente inevase e gli uffici regionali sono risultati sempre inadempienti oltre l’immaginabile».

Il dipartimento Lavori pubblici, dunque – conferma De Cola – non ha colpe, «ha rispettato tempi e modalità richieste. Abbiamo, ad ogni buon conto, informato ufficialmente dello svolgimento dei fatti il ministero, tutti i soggetti interessati e la Corte dei Conti, per quanto di competenza».

«Il nostro territorio – conclude − necessita di tanti investimenti a tutela dell’ambiente, le risorse sono certamente poche, di conseguenza quando si attivano canali di finanziamento sarebbe imperdonabile lasciarseli sfuggire. Noi abbiamo lavorato con questo obiettivo, chi ha sbagliato si assuma adesso le proprie responsabilità».

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