«Da qualche giorno la città è attraversata dal dibattito sull’ex fiera, sulla demolizione e ricostruzione dell’ex teatro in fiera nonché, più in generale, dalla questione dell’accesso al mare.
Crediamo che questo sia un dibattito di estrema importanza e ne accogliamo con piacere lo sviluppo. Crediamo, anche, che siano molto significative le dichiarazioni del presidente dell’Autorità Portuale, che in queste ore ha manifestato l’intenzione di cambiare approccio rispetto ai suoi predecessori, nell’ottica di una pianificazione del fronte mare che sia non solo strategica ma anche (e soprattutto) aperta e rivolta alla città.
Il tema della gestione non democratica del fronte mare, della burocratizzazione delle decisioni, della sistematica sottrazione delle principali decisioni al dibattito cittadino è la radice di tutti i problemi che riguardano il rapporto tra Messina ed il suo mare.
Attorno a questi punti abbiamo lanciato nel 2015 la piattaforma Mare negato, insieme a tante altre realtà politiche e sociali della città. Attorno a questi punti abbiamo costruito un’azione politica, dentro e fuori le istituzioni, che ha messo in discussione la monetizzazione speculativa del fronte mare, la titolarità di alcune aree (ex fiera e zona falcata in primis) nonché la destinazione d’uso delle stesse. Una battaglia fatta anche di scontri frontali con la governance dell’Autorità portuale del tempo, mai per miope conflitto istituzionale, sempre nella prospettiva di restituire il potere decisionale alla cittadinanza.
In questa nuova fase del dibattito politico sul tema, Cambiamo Messina dal Basso c’è e rilancerà insieme a chi lo vorrà questi temi e queste battaglie. Siamo felici infine che anche chi, durante la precedente amministrazione, giudicava “pure beghe istituzionali” le battaglie politiche e legali sull’ex fiera, sia adesso convinto della loro bontà e opportunità».
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