Sesta edizione per il Festival Belliniano fondato nel 2009 a Catania da Enrico Castiglione, prestigioso regista e scenografo ma anche ideatore di rassegne internazionali, come il Festival Euro Mediterraneo o il romano Festival di Pasqua. Sotto la sua direzione, il Festival Belliniano ha ormai consolidato la propria fama in Europa, oltreoceano e in Estremo Oriente, con il trionfo riportato all’Opera di Shenzhen, mettendo in scena per la prima volta in Cina Norma, nell’allestimento firmato da Castiglione.
Proprio in un’ottica di apertura internazionale, il festival prenderà come di consueto l’avvio a Taormina, brand turistico e culturale di eccellenza, per poi trasferirsi a Catania, città natale del sommo compositore.
L’inaugurazione avrà dunque luogo il 2 settembre alle 21.30 al Teatro Antico di Taormina con il Bellini Mascagni Opera Gala, che vedrà in primo piano il lanciatissimo Coro Lirico Siciliano, valorizzato nel giro di un lustro dalla costante partecipazione agli spettacoli di Castiglione, che ne ha forgiato le capacità sceniche e attoriali. Il Coro è guidato da due giovani artisti tanto talentuosi quanto determinati: il maestro del coro Francesco Costa e il cantante lirico Alberto Munafò, che ricopre la carica di presidente.
«Il gala – assicura Costa – sarà un vero e proprio trionfo del Cigno etneo, cui si affiancherà l’omaggio a Mascagni: due giganti del teatro d’opera, per motivi diversi legati indissolubilmente alla Sicilia. Al gala si unisce il premio “Sicanorum Cantica”, da me ideato alcuni anni fa e destinato a figure che hanno contribuito alla crescita culturale e artistica della Sicilia».L’ambito riconoscimento si avvale dell’apprezzamento e dell’invio di un dono di rappresentanza da parte di Presidenza della Repubblica, Senato e Camera dei Deputati».
«Nelle scorse edizioni – sottolinea Munafò – abbiamo assegnato il riconoscimento a personalità di alto lignaggio artistico, prima fra tutte Enrico Castiglione. Siamo onorati di annoverare anche quest’anno una illustre rosa di premiati, che include il musicologo Domenico De Meo, ritenuto il più qualificato filologo delle partiture autografe di Vincenzo Bellini; il professore Cesare Orselli, insigne studioso di Mascagni; la docente universitaria Maria Rosa De Luca, autorevole storica della musica; l’attrice Fioretta Mari, siciliana d’origine nota in tutto il mondo; il soprano Denia Mazzola Gavazzeni, una delle maggiori interpreti mascagnane; Guia Farinelli Mascagni, pronipote del musicista e direttrice artistica del Comitato a lui dedicato».
Sarà comunque la musica la vera protagonista della serata. Accanto al Coro si esibiranno artisti di chiara fama, a cominciare dai soprani Denia Mazzola Gavazzeni e Clara Polito. Rare pagine delle mascagnane Parisina, Iris, Lodoletta e delle bellinianeZaira e Beatrice di Tenda si alterneranno a brani tratti dalle intramontabili Cavalleria rusticana, Norma, I puritani, Il pirata. L’accompagnamento al pianoforte sarà affidato a Francesco Drago, che si esibirà anche come concertista in alcune parafrasi su opere dei due compositori. Mentre Fioretta Mari declamerà l’Ode a Vincenzo Bellini del poeta Mario Rapisardi ed altre liriche dedicate alla Sicilia.
«Quello tra Bellini e il Coro Lirico Siciliano – spiega Costa – è un felice binomio, un amore a prima vista. Un continuo lavoro di ricerca e di espressività, tutto centrato sulla estetica musicale, ci ha portati a questi livelli di qualità. E al Cigno sono profondamente legato: perciò ho curato, insieme a un valente gruppo di musicologi, la versione filologica di Zaira e di molti componimenti sacri. Ho poi sempre impresso ai miei artisti del coro il gusto e la sensibilità musicale necessaria per rendere al meglio le struggenti e, come amo definirle io, “difficilmente facili” melodie belliniane».
In virtù di tanto impegno il Coro è stato definito dalla critica più qualificata come “una delle migliori realtà liriche d’Italia”, in occasione delle esaltanti stagioni realizzate da Castiglione a Taormina e, da quest’anno, a Siracusa.
«È proprio in seno al Festival Belliniano diretto da Castiglione – ricorda Alberto Munafò – che abbiamo fatto la nostra prima performance al Teatro Antico. A Bellini è legata anche la direttrice artistica del coro, il soprano Giovanna Collica, fine interprete del Cigno, che vivo successo ha avuto al Teatro Bellini di Catania nella prima esecuzione moderna di Zaira accanto a Renata Scotto. E sempre Bellini sarà il nume tutelare della prossima tournée fuori Europa, dove porteremo il suo più grande capolavoro, Norma».
Gli fa eco Francesco Costa: «Grazie a Castiglione, finalmente si è data voce ai talenti che la nostra regione esprime. Il Coro Lirico Siciliano è un organico stabile che continuamente si mette in gioco e affronta le sfide che gli si pongono. Posso affermare a testa alta di essere orgoglioso della mia realtà, artisti che con indefesso impegno trasformano ogni nota in un pezzo di cuore».
Il Festival Belliniano proseguirà a Taormina con altri importanti appuntamenti, tra i quali l’opera mozartiana Il ratto dal serraglio, il 6 settembre al Teatro Antico grazie alla coproduzione con l’Opera Nazionale di Ankara in Turchia. Il 20 settembre, il Festival porterà a sua volta nel teatro romano di Aspendos, sempre in Turchia, la Tosca allestita da Castiglione, che tanto successo ha raccolto a Taormina.
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