Se il presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, vuole i Vigili in Aula consiliare, li avrà: ma a discapito della città. È chiaro il generale Calogero Ferlisi nel replicare alle lamentele della Presidente. In una nota Ferlisi precisa che «a seguito di reiterate, ferme, vibranti formali richieste pervenute a questa dirigenza dalla presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, relative alla presenza “di almeno 5 unità del Corpo di Polizia Municipale durante la seduta del Consiglio Comunale, alle dirette dipendenze della Presidenza”, questo Comando assicurerà quanto legittimamente disposto dalla presidente Barrile in ossequio all’articolo 21 comma 3 del Regolamento del Consiglio comunale».
L’articolo 21 commi 3-4 di tale regolamento prevede: «I poteri per il mantenimento dell’ordine nella parte della sala destinata al pubblico spettano al Presidente, che li esercita avvalendosi, dove occorra, dell’opera degli agenti di Polizia Municipale. A tal fine almeno cinque di essi sono sempre comandati di servizio per le adunanze del Consiglio comunale, alle dirette dipendenze del Presidente; la forza pubblica può entrare nell’aula solo su richiesta del Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta».
«A ogni modo – prosegue Ferlisi –, fermo restando la legittimità di quanto richiesto, questo Comando ribadisce con fermezza il rispetto istituzionale da sempre riservato nei confronti del Consiglio comunale. Alla luce di quanto “lamentato con forza circa la mancanza di agenti di Polizia municipale comandati di servizio di mantenimento dell’ordine pubblico” nelle seduta del 28 febbraio scorso, circostanza tra l’altro non veritiera, si rimane attoniti ed esterrefatti circa la formale presenza di posizione inoltrata ai vertici istituzionali di questa Amministrazione comunale dal presidente Barrile e relativa alla mancanza di rispetto istituzionale di questo Comando».
E aggiunge: «Come già comunicato alla presidente del Consiglio comunale, dispiace far rilevare che il continuo richiamo all’articolo 21 comma 3 del regolamento del Consiglio Comunale, relativo all’obbligo “di comandare almeno 5 unità”, sembra avulso da un’analisi oggettiva sulle condizioni numeriche reali e inerenti il sottodimensionamento d’organico di questo Corpo e le molteplici e crescenti attività di istituto. Il lamentato inadempimento dei doveri istituzionali che ha spinto la presidenza del Consiglio comunale a “stigmatizzare tali inadempienze e a chiedere decisi interventi all’Amministrazione comunale” è al contrario – secondo questo Comando – mancanza di rispetto istituzionale nei confronti della Polizia Municipale, che ha sempre doverosamente assicurato tale servizio».
La Dirigenza – ribadisce Ferlisi – garantirà l’impiego, già da oggi e per il futiro, delle 5 unità di personale per ogni seduta di Consiglio ma non potrà assicurare invece «il distacco nominativo di un agente viabilista agli uffici della presidenza del Consiglio comunale».
Nel ribadire ciò, infine, Ferlisi fa presente che ha già informato il sindaco Renato Accorinti e l’Assessore alla Polizia municipale «circa la conseguente e inevitabile flessione dei servizi operativi esterni a favore della cittadinanza, che tale disposizione comporterà».
(138)