È ufficiale: gli uffici dell’Autorità Portuale dello Stretto non saranno costruiti al posto dell’ex Teatro in Fiera di Messina. Revocata la gara, e considerata la non sostenibilità del progetto iniziale di ricostruire la struttura, l’AdSP ha deciso rivalutare il da farsi tenendo in considerazione quanto emerso dai confronti con la cittadinanza e le istituzioni sul futuro dell’area. Ma c’è di più. Il presidente Mario Mega anticipa: gli uffici che avrebbero dovuto trovare spazio lì saranno invece costruiti nella zona Falcata.
Un colpo di spugna al vecchio progetto, l’ex Teatro in Fiera non sarà ricostruito per dare una nuova sede all’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. A influire sulla decisione, da un lato, appunto, il confronto di questi mesi sul futuro del waterfront tra l’Annunziata e il Boccetta, a seguito del quale era emersa da più parti la volontà di lasciare libero lo spazio del vecchio padiglione ormai demolito; dall’altro, l’impossibilità «dopo le esclusioni disposte per diverse ragioni dei primi due RTI (raggruppamenti temporanei, ndr) nella graduatoria di gara» di aggiudicare l’appalto per i nuovi uffici alla terza classificata dell’appalto che «ha ritenuto i prezzi di contratto non più remunerativi alle attuali condizioni del mercato dei materiali e dei lavori».
L’AdSP ha quindi deciso di revocare la gara e fare un passo indietro: «L’importante fase di confronto con la cittadinanza e le istituzioni – ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega – svoltasi nell’ambito della procedura per l’avvio del concorso di progettazione del waterfront tra i torrenti Boccetta ed Annunziata aveva fatto emergere delle situazioni che non potevano lasciarci indifferenti. Questa attuale scelta conferma in pieno la volontà del nostro Ente di procedere per una reale riqualificazione di tutta l’area nord dell’ambito portuale di Messina sviluppando le funzioni previste dal Piano Regolatore Portuale vigente senza tuttavia comprimere le esigenze di crescita del nostro Ente ma anzi rilanciandole con la previsione di consentire anche lo svolgimento di ulteriori funzioni a servizio della crescita del porto».
«In più – conclude – la scelta di intervenire nella zona Falcata vuole essere un segnale di grande attenzione verso quell’area che dovrà nel futuro tornare ad essere un luogo di aggregazione e di sviluppo della portualità in piena sinergia con le funzioni urbane che la centralità dell’area comporta».
Si è deciso quindi di incaricare un «affermato studio di progettazione internazionale, con sede anche a Pace del Mela (ME), di elaborare un progetto di fattibilità tecnico-economica per realizzare, in un area demaniale di zona Falcata prontamente utilizzabile allo scopo, un edificio dove insediare le funzioni già previste con l’intervento nell’area della ex fiera oltre a spazi destinati agli operatori portuali per attività sia di rappresentanza che per lo sviluppo e gestione della portualità e dei servizi connessi».
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