Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Paolo Mario Mega interviene in Commissione Consiliare, presieduta congiuntamente da Biagio Bonfiglio e Giovanni Scavello, per discutere sul progetto di riqualificazione dell’ex Fiera di Messina e riqualificazione del lungo mare.
Argomento molto discusso dalle varie parti politiche della città e non solo. Paolo Mega parla prima da tecnico e poi si lascia andare a delle suggestioni personali rispetto alla sua idea di affaccio a mare. «Sono arrivato da poco e non sono messinese ma sto agendo in continuità con gli strumenti che sono stati approvati».
Il Piano Regolatore, quello che ha previsto la demolizione dell’ex Fiera di Messina, è stato approvato nel 2019 a seguito di pareri prescrizioni dei soggetti intervenuti. «Siamo pronti a cambiare qualcosa, eliminare la cancellata e consentire alla città di riappropriarsi dell’area del frontemare. Se l’Amministrazione è disponibile».
La riqualificazione dell’ex Fiera di Messina
Il Piano Regolatore prevede una destinazione di area e propone delle soluzioni. La prima soluzione è la demolizione dell’ex Teatro in Fiera e la costruzione di un nuovo edificio. «Un intervento – prosegue il Presidente Mega – che ha un’attuazione coerente con il piano regolatore e con dieci anni di lavoro che – in modo ironico – possono essere mandati all’aria».
Ma cosa prevede il piano regolatore per la riqualificazione dell’ex quartiere fieristico di Messina? Paolo Mega parla di individuazione di alcune aree funzionali:
- area destinata al diporto;
- zona verde destinato al parco culturale e ricreativo;
- giardini pubblici.
«Queste – continua Paolo Mega, scorrendo le slide del Piano Regolatore – sono le previsioni di strategia del piano regolatore. Sono grandi le aspettative, che implicano anche il completamento del porto di Tremestieri, per liberare la Rada San Francesco dal traghettamento, con l’intento di valorizzare e allargare la strategia a una visione più complessiva in cui l’area dell’ex Fiera diventa parte di un piano più ampio, dal Boccetta all’Annunziata».
L’affaccio a mare di Messina
In Commissione si parla quindi di riqualificazione urbana da una parte e dall’altra di restituzione dell’affaccio a mare di Messina. «Noi – continua Mega dell’Autorità Portuale – non abbiamo fatto un blitz ma abbiamo agito d’intesa con tutti gli organi. Dovrei far saltare le regole della vita democratica che si esplica attraverso molti processi e dire: “Mi sono infatuato della soluzione x e la sto perseguendo. Si può cambiare tutto ma questo serve?” L’affaccio a mare è l’affaccio proseguendo lungo viale della Libertà, noi sappiamo che dietro c’è il mare però… Il Piano Regolatore non ha previsto lo spianamento degli edifici. Il fronte mare è consentire al cittadino che a piedi vuole fruire della vista del mare».
Le suggestioni dell’Autorità Portuale
Da qui, il Presidente dell’Autorità Portuale Paolo Mega esprime le sue suggestioni sul futuro della città, portando ad esempio della Commissione, i waterfront di Oslo, della Costa Azzurra e della Costa Smeralda. «In questi luoghi c’è il mare ma non le cancellate perché c’è la connettività urbana. Io sono un soggetto attuatore, voglio sapere cosa vuole la città, è l’Amministrazione che pianifica la città.
La suggestione per il waterfront, è realizzare un grande parco lineare, dove si alternano funzioni diverse, per lo sport che consentono di vivere l’affaccio al mare, il porto turistico, parco senza a costi a carico né dell’Autorità portuale né del Comune di Messina. Gli spazi pubblici devono essere puliti, belli e fruibili, rendendo l’area dell’ex fiera il nucleo centrale.
Siamo pronti a cambiare qualcosa, eliminare la cancellata e consentire alla città di riappropriarsi dell’area del frontemare. Se l’Amministrazione è disponibile».
La risposta dell’Amministrazione De Luca
È Mondello a rappresentare l’Amministrazione De Luca, per lui i dibattiti e le polemiche di questi giorni sono poco interessati. «Mi sembra invece molto interessante – dice Mondello – il futuro della città e la pianificazione e la visione di futuro. Condivido le suggestioni. Dalle previsioni, è evidente che è imprescindibile la sinergia con l’Autorità Portuale. Per me il waterfront è il centro urbano della città, dal porto di Tremestieri all’Annunziata con una particolare attenzione dei punti di snodo».
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