renato accorinti e daniele ialacqua

Ex discarica di Portella Arena, Renato Accorinti e Daniele Ialacqua rinviati a giudizio

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Rinvio a giudizio per l’ex sindaco Renato Accorinti e l’ex assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, nell’ambito dell’inchiesta riguardante l’ex discarica di Portella Arena. Il processo si svolgerà dal 24 gennaio 2023.

Oltre all’ex sindaco e all’esponente dell’Amministrazione Accorinti, sono coinvolti nell’inchiesta anche l’ex presidente di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, l’ex commissario liquidatore Giovanni Calabrò, l’ex amministratore di MessinaServizi Bene Comune Beniamino Ginatempo, l’ex direttore generale di MSBC Aldo Iacomelli e il responsabile di procedimento Salvatore Saglimbeni. L’accusa è quella di danno ambientale.

Ex discarica di Portella Arena, Ialacqua: «Sono amareggiato»

A commentare, l’ex assessore all’Ambiente della Giunta Accorinti, Daniele Ialacqua: «Oggi si è tenuta l’udienza davanti al gip per decidere sulla richiesta della pm di rinvio a giudizio di tutti gli imputati dell’inchiesta sull’ex discarica di Portella Arena. Ho chiesto di essere interrogato per rispondere con documenti alla mano alle accuse di avere perso il finanziamento della regione, di non avere risposto alle lettere di sollecito della regione, di avere concorso con altri a determinare il danno ambientale conseguente. In realtà non abbiamo perso nessun finanziamento, infatti la messa in sicurezza della discarica è stata realizzata; le lettere della regione non erano indirizzate a me; il danno ambientale risale agli anni settanta ed ho contribuito insieme ad altri (dirigente, RUP, dirigenti di Messinambiente e MSBC) a chiudere questa bomba ecologica. Dopo tre ore d’udienza è arrivata poco fa la decisione della giudice: tutti rinviati a giudizio».

«In pratica – conclude Ialacqua – oggi sono sotto inchiesta coloro che hanno disinnescato la bomba ecologica dell’ex discarica di Portella Arena, mentre non sono stati mai chiamati a risponderne coloro i quali hanno innescato quella bomba cinquanta anni fa. Un processo analogo ha visto nel 2019 l’assoluzione degli amministratori e funzionari di allora perché il fatto non sussiste. Sono amareggiato ma sono nonostante tutto fiducioso che la Giustizia si coniughi con la verità».

(212)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.