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E se avessimo i terroristi in casa? Vertice palermitano in Procura per monitorare obiettivi sensibili dell’isola

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tribunale-palermoLa Sicilia è un’eccellente porta di accesso per il terrorismo in Italia, e adesso si corre ai ripari. Vertice ieri mattina a Palermo, e un altro è previsto per oggi, per stabilire un piano antiterrorimo. Secondo i dati di Frontex, agenzia di controllo dei confini – nella rotta del Mediterraneo centrale nel 2014 sono transitate 153mila persone – numeri aggiornati da Gennaio ad Ottobre, e tra questi possono essersi infiltrati terroristi. Il timore della Procura di Palermo è quello che in Sicilia ci siano basi operative e logistiche in più punti dell’isola.
L’ipotesi al vaglio è che tra Palermo e le province vicine possa esserci una struttura di supporto e accoglienza di affiliati dell’Isis o di Al Qaeda.
Nella sola Messina, stando ai dati forniti dalla locale Questura, dall’Ufficio Immigrazione, sono state identificate 12.293 persone su un totale di 17 sbarchi. Di questa cifra, le persone identificate e accolte durante gli sbarchi sono 5413, mentre quelle identificate in occasione del trasferimento nei centri d’accoglienza cittadini sono 6880. 12mila le persone che sono transitate nei centri messinesi, tra sbarchi e trasferimenti da altre città: circa 9mila nella tendopoli del PalaNebiolo e 3mila all’ex Caserma di Bisconte.
Troppi e troppo plausibile che tra loro possano essersi infiltrati estremisti islamici.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha dichiarato che “è stato disposto l’immediato rafforzamento dei dispositivi di vigilanza ed il monitoraggio degli obiettivi sensibili proseguirà con grandissimo impegno”. Forte è il timore che i fanatici islamici possano replicare le loro gesta anche sulla nostra isola.

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