Martedì scorso vi avevamo riferito dei disservizi postali segnalati dal consigliere della V circoscrizione Paolo Barbera, relativi ad alcune zone di Messina ed in particolare all’ufficio di Scala Ritiro. Oggi arriva la risposta di Poste Italiane, che, attraverso una nota stampa, fornisce alcune precisazioni.
“L’offerta di Poste Italiane sul territorio avviene attraverso tre uffici postali-si legge nella nota– che erogano servizi alla clientela anche di pomeriggio (Messina 2) e garantiscono un presidio coerente con la domanda da parte della cittadinanza. Anche nell’Ufficio Postale di Scala Ritiro il personale assicura lo svolgimento delle attività con particolare attenzione ai primi giorni del mese quando vengono pagate le pensioni”.
Poste Italiane sottolinea poi come a disposizione degli utenti, in particolare di quelli più anziani, l’azienda abbia messo a disposizione alcuni servizi che, se fossero sfruttati al meglio, eviterebbero le file agli sportelli. “A proposito del ritiro in contanti della pensione allo sportello- scrive Poste Italiane– ricordiamo la possibilità di richiedere l’accredito dei ratei pensionistici sul libretto o sul conto bancoposta che offre ai pensionati la possibilità di prelevare dagli sportelli ATM Postamat in funzione 24 ore su 24 e garantisce un plafond assicurativo di 700 euro a copertura dei rischi per eventuali furti o rapine”.
Infine l’azienda pone l’attenzione sui ritardi nel recapito della corrispondenza che, purtroppo, i cittadini messinesi sono costretti a subire da mesi. ” Per quanto riguarda il servizio di recapito delle bollette di utenze domestiche-spiega– si ricorda che non viene sempre svolto da Poste Italiane: alcune aziende erogatrici hanno infatti incaricato della consegna altre società che operano come competitor”.
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I ritardi nella consegna della posta si sono ormai consolidati nel tempo. Non soltanto per chi abita nel Rione Ritiro, ma anche chi abita al centro (io abito sul viale San Martino) il postino lo vede ogni 15 giorni (quando va bene). Forse bisognerebbe rivedere il tutto da parte di chi ne ha la responsabilità. Non dimentichiamo le tonnellate di posta da recapitare che gli interessati “dimenticavano” di consegnare e la qual cosa si è anche ripetuta nei tempi trascorsi. In definitiva, delle poste di Messina NON si può proprio essere orgogliosi e se poi ci si chiede come mai hanno preso sempre più piede le poste private o i corrieri, la risposta è di tutta evidenza.