Discariche abusive. Cardile propone sinergia tra Messina e Villafranca per stangare gli incivili

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rifiuti messina villafrancaEstate che viene, discarica che rinasce! Il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, riaccende i riflettori sulle vere e proprie discariche a cielo aperto che anche quest’anno cittadini molto poco civili hanno creato lungo ne strade al confine tra i comuni di Messina e Villafranca Tirrena, in territorio di pertinenza del comune di Messina.

Decine e decine di sacchetti colmi di rifiuti, infatti, vengono abbandonati ai margini della carreggiata, riproponendo la situazione indecorosa che si ripete già da diversi anni. Proprio per trovare una soluzione definitiva all’inciviltà di alcuni cittadini, Cardile ha inviato una lettera al Sindaco De Luca, all’assessore Musolino e alla Polizia Municipale, in cui chiede interventi urgenti per stangare gli incivili. 

Claudio Cardile (PD) - presidente del consiglio comunale di Messina«Probabilmente, residenti e vacanzieri nei comuni limitrofi al nostro non vogliono effettuare la raccolta differenziata (obbligatoria) – si legge nella lettera – e utilizzano la sede stradale “a proprio uso e consumo”, “dimenticando”, peraltro, che nel comune di Messina esistono, purtroppo, ancora i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che potrebbero essere, seppur in maniera impropria (e quindi comunque da perseguire) per competenza territoriale, utilizzati senza sfregiare il territorio. Oltre allo scempio ambientale, è da tenere in considerazione che i rifiuti che invadono la sede stradale creano problemi alla stessa viabilità».

Per poter risolvere il problema delle discariche abusive a cielo aperto, Cardile propone di creare una sinergia tra le Amministrazioni di Messina e Villafranca Tirrena, al fine di contrastare in maniera decisa il suddetto fenomeno che nel periodo estivo raggiunge la sua massima espressione.

«E’ necessario utilizzare tutti i mezzi a disposizione per stangare gli incivili – afferma Cardile – dalle ronde della Polizia Municipale fino all’installazione di sistemi di videosorveglianza. Si deve porre fine al più presto a questo scempio che coinvolge questa e tante altre zone della città di Messina».

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