mozione di “fiducia” al sindaco in consiglio comunale

Dimissioni De Luca: il Consiglio Comunale vota “NO” alla mozione “di fiducia”

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Gli interventi degli assessori Previti e Musolino

Carlotta Previti: «Non abbiamo mai esercitato pressioni sui consiglieri»

«A nome del sindaco, questa Amministrazione non consentirà che in un dibattito sia messo in discussione il principio di democrazia e libertà. Il Consiglio è libero di votare come crede gli atti. Non si dica mai che questa Amministrazione ha esercitato pressioni per far approvare una delibera. È un momento grave. C’è una comunità territoriale in ginocchio, ci sono 300 morti da maggio in questa città. E un sindaco che è stato minacciato, che non ha mai lesinato un giorno, ergendosi a paladino della tutela del diritto alla salute. Ha individuato nell’operato dell’ASP la gran parte della responsabilità e ha richiesto la revoca del suo direttore, dimostrandone l’inadeguatezza con dati incontrovertibili. Si può tacciare il sindaco di tutto ma non di essere debole. Il sindaco non è un bambino capriccioso, è un uomo che batte i pugni sul tavolo per il bene della città».

Dafne Musolino: «Avete deciso di fare gli spettatori»

Primo piano dell'assessore Dafne Musolino, giunta di Cateno De Luca - Messina«Voi lamentate tanto l’assenza del coinvolgimento da parte dell’Amministrazione. Bene, l’anno scorso a fine febbraio abbiamo o non abbiamo fatto una riunione con i consiglieri per parlare della pandemia appena iniziata? Eravamo tutti insieme o no? Siamo stati gli unici a fare i controlli alla movida, incassando critiche. Abbiamo mantenuto il controllo del territorio. La pandemia non è che è andata avanti perché sono mancati i controlli. È andata avanti per la mancanza del rispetto delle norme da parte di tutti noi. Escono oltre 100 agenti al giorno per fare i controlli. Le multe non le fa solo la Municipale».

«Fino al 23 ottobre eravate tutti convinti che potessimo gestire l’emergenza. Ma il 23 ottobre, grazie al sindaco, abbiamo avuto il quadro dei posti letto di terapia intensiva. Avete sbagliato a non percepire il senso di responsabilità con cui il sindaco ha fatto li suo compito. Si può essere divisi su questioni politiche, ma non su un’emergenza sanitaria. Avete deciso di fare gli spettatori».

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