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Differenziata a Messina, Santoro: «Bidoni all’esterno per bar e ristoranti»

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Consentire a bar e ristoranti di tenere i bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti all’esterno dei locali: è questa la richiesta che il delegato provinciale di PMi Sicilia, Lino Santoro, rivolge all’assessore Dafne Musolino. «Non importa – sottolinea – se gli esercizi debbono pagare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, ma nessuno degli esercenti preferisce tenere all’interno del proprio laboratorio i bidoni della spazzatura».

Il delegato provinciale di PMi Sicilia, associazione che promuove il rilancio delle Piccole e Medie Imprese siciliane, raccoglie le proteste degli esercenti e chiede l’intervento dell’Amministrazione. Se infatti, da un lato, l’avvento del porta a porta viene accolto con favore; dall’altro, Santoro sottolinea la necessità di trovare una soluzione diversa per il posizionamento dei bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti. L’idea è quella di consentire agli esercenti di collocarli all’esterno, magari allestendo appositamente uno spazio chiuso.

«Accogliamo – spiega Lino Santoro – con favore l’avvio della raccolta differenziata anche al centro della città, ma è impensabile che un esercizio commerciale, come bar o ristorante, debba tenere all’interno dei locali o dei laboratori i bidoni della spazzatura. Soprattutto se si tratta della frazione umida, è un problema di igiene che non risparmia proprio nessuno. Pertanto mi rivolgo soprattutto all’assessore all’igiene cittadina, Dafne Musolino, affinché si trovino soluzioni adeguate».

«Senza fare rivoluzioni – suggerisce –, sarebbe sufficiente replicare ciò che viene fatto in altre città con la collocazione dei bidoni all’esterno dei locali, allestendo uno spazio chiuso. Non importa se gli esercizi debbono pagare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, ma nessuno degli esercenti preferisce tenere all’interno del proprio laboratorio i bidoni della spazzatura. Mi rivolgo anche agli rappresentanti delle associazioni datoriali affinché il problema vada affrontato con il Comune in maniera organica».

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