Giorgio Strehler diceva: “si può cambiare il mondo anche facendo del Teatro, meglio, o bene, insieme a tutto il resto,alla storia, alla politica, al lavoro. Allora queste cose, insieme possono cambiare gli uomini, possono cambiare il mondo…”
L’associazione D’ aRteventi, presieduta da Daniela Ursino, ha fatto tesoro dell’affermazione del grande regista teatrale. Nasce da questa ispirazione e con il sostegno della Caritas diocesana, il progetto “Il teatro per sognare”, diretto dall’attore e regista Flavio Albanese e i cui protagonisti saranno i detenuti del Carcere di Gazzi.
Da oggi al 14 giugno all’interno della Casa Circondariale Flavio Albanese sviluppera’ con un gruppo carcerati di alta sicurezza, un percorso basato sulla consapevolezza del corpo e della respirazione, elementi fondamentali per un attore, e sulla scrittura. Diversi i testi di riferimento: Pinocchio, Platone , Sartre, Dostoevskj , Shakespeare , Pirandello. Attraverso il sogno si affronteranno inoltre temi come libertà, felicità, realtà, finzione, con l’obiettivo, attraverso lo strumento della scrittura, di creare un racconto, con pensieri, riflessioni, sensazioni che possano fare sognare, portando tutti in uno spazio senza confini dove le esperienze e il bagaglio di vita di ognuno dei detenuti potrà essere espressione, rappresentazione e voce dell’anima.
Un racconto quindi, per sognare e volare con la fantasia oltre i confini e le sbarre del carcere, tirando fuori quelle sensazioni e stati d’animo spesso difficili da esternare. I risultati del percorso verranno illustrati dagli stessi partecipanti al laboratorio, nel Carcere di Gazzi.
Ad ottobre, in una seconda fase de “Il teatro per sognare”, l’attore Flavio Albanese, svolgerà con i detenuti un lavoro di perfezionamento, fino ad arrivare ad un evento unico, che sarà messo in scena al Teatro Vittorio Emanuele. In questo step verranno coinvolti anche gli studenti dell’Istituto Minutoli , allo scopo di creare un momento di aggregazione, riflessione, approfondimento e riscatto.
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