Defibrillatori semiautomatici, Cacciotto chiede di aumentarli: «Decisivi per salvare la vita»

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Il consigliere della III Municipalità di Messina, Alessandro Cacciotto torna a parlare dell’implementazione dei defibrillatori semiautomatici in città. Già a giugno 2021 (dopo la vicenda di Christian Eriksen, giocatore danese colto da infarto durante Danimarca e Finlandia, agli Europei) Cacciotto aveva fatto una richiesta precisa all’Amministrazione per poter fornire strumenti utili per il primo soccorso, includendo anche corsi gratuiti per i messinesi.

Eriksen adesso è tornato di nuovo in campo e da qui la volontà di Cacciotto di perorare la sua causa. «La notizia ufficiale del ritorno in campo di Eriksen, – scrive Cacciotto in una nota – mi porta e mi dà spunto per rispolverare, a mio modesto avviso, questo tema che deve assumere grande importanza. Ci sono dei defibrillatori semiautomatici in città, tutti ricordiamo il brutto episodio della vandalizzazione a piazza Cairoli (alcuni ragazzi, a ottobre 2021, avevano preso di mira un defibrillatore, ndr.), ma è importante rafforzare, incrementare la presenza di questi strumenti che possono essere decisivi per salvare la vita di una persona.

Faccio dunque un appello pubblico all’Amministrazione comunale affinché valuti l’implementazione dei defibrillatori semiautomatici in città e, in sinergia con Associazioni o chi di competenza, promuova corsi di primo soccorso e di utilizzo di defibrillatori gratuiti o a costi agevolati».

A cosa servono?

Un defibrillatore semiautomatico analizza in modo, appunto, autonomo il segnale elettrocardiografico; quindi anche una persona con le basi da primo soccorso è in grado di utilizzarlo. Per legge, i defibrillatori sono obbligatori (dal 1° luglio 2017) per le società sportive professionali e dilettantistiche e la loro installazione può essere valutata anche per:

  • luoghi isolati o zone disagiate;
  • cinema, teatri, strutture ricreative.

Questo perché, come si legge sulla Gazzetta Ufficiale: «la diffusione graduale ma capillare dei defibrillatori semiautomatici esterni deve avvenire mediante una distribuzione strategica in modo tale da costituire una rete di defibrillatori in grado di favorire la defibrillazione entro quattro/cinque minuti dall’arresto cardiaco, se necessario prima dell’intervento dei mezzi di soccorso sanitari».

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