L‘eliminazione delle baracche di Messina in “tempi record” sarebbe stata possibile solo con la dichiarazione dello stato di emergenza per la città da parte del governo: così il sindaco Cateno De Luca risponde alle domande postegli questa mattina da Eleonora Daniele, conduttrice del noto programma Rai Storie Italiane, e dai giornalisti presenti in studio.
In collegamento Cateno De Luca ha camminato tra le baracche di Fondo Fucile discutendo, per la seconda volta su Rai 1, dell’annoso tema dello sbaraccamento e dei suoi piani per risolvere il problema nella città dello Stretto. A essergli contestate dai giornalisti sono le promesse fatte nei mesi precedenti – e in particolare la scadenza indicata al 31 dicembre 2018 per lo sbaraccamento – alle persone che tuttora vivono all’interno di costruzioni fatiscenti.
«Io ho fatto l’ordinanza in base ai miei poteri e ho strutturato un cronoprogramma in ragione di una dichiarazione dello stato d’emergenza che ci toccava, ma su cui lo stato ha deciso diversamente – ha spiegato il Sindaco. Io vado avanti per la mia strada. Darò conto di quella che sarà la conclusione del percorso dopo aver messo in campo tutte le azioni che mi competono. Non devo dare conto ora di come agisco. Non accetto, comunque, di essere crocifisso solo perché mi sono imposto delle date compatibili con la dichiarazione dello stato d’emergenza».
Il Primo Cittadino ha poi ricordato i risultati raggiunti finora, gli alloggi assegnati a oggi e ha ribadito: «Sono stato lasciato solo» ha tuonato, alzando i toni e venendo poi “rimproverato” per questo dalla conduttrice.
Le telecamere di Rai 1 si sono poi spostate all’interno delle baracche dove i residenti hanno mostrato le condizioni in cui vivono, sotto tetti di amianto. Anche qui, interrogato nuovamente, il Primo Cittadino ha chiarito: «Adesso andiamo avanti con le nostre forze, andiamo con i nostri mezzi ordinari, più di 500/600 alloggi l’anno non possiamo assegnare».
«L’accelerazione data nelle scorse settimane al processo di sbaraccamento – ha proseguito il Sindaco – è stata possibile grazie a un emendamento presentato da me che mi ha permesso di creare l’Agenzia per il risanamento, risolvendo così questioni burocratiche legate alla competenza».
Finito il collegamento in diretta da Messina il sindaco De Luca ha poi commentato la vicenda su Facebook, ribadendo concetti già espressi all’indomani del “No” del governo nazionale alla richiesta di dichiarare lo stato di emergenza abitativa per la città dello Stretto: «Salvini si era impegnato a sostenerci in questa vicenda, Di Maio afferma che il male anche di questa vicenda è la burocrazia – ha scritto. Intanto siamo stati lasciati soli a combattere le vergogne del passato».
«Nonostante tutto – ha concluso – andiamo avanti con i nostri mezzi e le nostre strategie. In 28 anni dalla legge regionale 10/90 sono stati realizzati ed assegnati circa 500 immobili. Vediamo quanti immobili realizzerà ed assegnerà in cinque anni il Sindaco De Luca. Tutto il resto non conta. Ne riparliamo tra qualche anno».
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