Messina. Debiti e una situazione economico-finanziaria “drammatica” per Palazzo Zanca: questo è quanto ha evidenziato oggi il sindaco Cateno De Luca durante il confronto con le parti sociali sulla relazione di inizio mandato. L’incontro si è tenuto questa mattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Si tratta di un documento di 370 pagine, già presentato al Consiglio Comunale, in cui il primo cittadino ha esposto le criticità da lui rilevate esaminando la passata gestione del Comune di Messina e delle società partecipate.
«Siamo nella fase del riesame del piano di riequilibrio triennale – ha chiarito – ed è emerso in termini ora definitivi e ufficiali, che gran parte di quel piano non ha funzionato. I presupposti con cui è stato concepito non erano esatti e hanno costretto il Palazzo Municipale, in tutte le sue diramazioni ma soprattutto nel mondo delle partecipate, a creare nuovi debiti che, nel frattempo, sono stati lasciati da parte, occultati. Tutti sapevano e, naturalmente, ne risponderanno nelle sedi opportune».
Dalle parole pronunciate questa mattina dal sindaco De Luca risulterebbe inoltre necessario rimodulare l’attuale piano di riequilibrio su 20 anni, anziché su 10 perché, per come stanno attualmente le cose, non sembra possibile rientrare nei 10 anni previsti: «Ma il vero problema – ha chiarito – è un altro, poiché tutti i debiti creati dal 2014 in poi non possono rientrare nel piano di riequilibrio. Quindi tutto ciò che si è generato è rimasto fuori dal piano di riequilibrio e dovremo tentare di trovare delle soluzioni nel triennio 2019-2021, perché il 2018 è già tumulato».
«Oggi abbiamo avviato il percorso che prevediamo di approvare al massimo entro il 15 o il 20 dicembre, in modo tale che rientri in quelle che sono le scadenze ordinarie. La situazione emersa sui nuovi debiti – ha aggiunto il primo cittadino – prevede oltre 30 milioni di euro in più, anche se non c’è la cifra esatta, che avremo entro mercoledì prossimo, quindi tra 48 ore; in questa fase abbiamo accertato solo quelli di ATM, prodotti dal 2014 in poi».
Al momento, il materiale raccolto riguardante all’Azienda di Trasporto Pubblico, ha informato il Sindaco «è in procura». «Ci stiamo assumendo delle responsabilità che non ci competono – ha concluso – ma non è assolutamente corretto che nel frattempo diventiamo oggetto di bersaglio, con tensioni sociali e attacchi, e addirittura veniamo catalogati come mistificatori. Non lo consento a nessuno».
(265)