Messina. Prosegue senza sosta il “battibecco” a tre fra Cateno De Luca, il Comune e l’AMAM. Il candidato chiede una conferenza stampa alla sede della Partecipata per consegnare la documentazione da cui ha estrapolato le accuse.
La vicenda è iniziata lunedì scorso, quando, nel corso di un incontro con i giornalisti, il candidato ha divulgato un dossier contenente pesanti accuse contro l’Amam. Non appena si è reso noto l’accaduto, è subito arrivata la dura risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola.
«È veramente vergognoso – scrive De Luca – che, pur in presenza di dati incontestabili, si continui ad imbrogliare la comunità, cercando di gettare la croce sui precedenti amministratori, agendo però con maggior ostinazione ed ipocrisia di questi ultimi, con la tecnica del bancomat, per alimentare clientele e connessioni con i poteri forti che risiedono nei vari palazzi. Ora mi sono stancato di subire, oltre alle menzogne, le minacce di De Cola. Per questo ho deciso di consegnare alla stampa la documentazione in mio possesso a riprova del malaffare politico-gestionale dell’Amam, nella sede di viale Giostra a Messina, durante una conferenza stampa fissata venerdì 23 febbraio alle 9,45».
Dure le parole di De Luca, che continua ad accusare Comune e Amam: «Comprendo che essere presi con le mani nella marmellata non è piacevole, ma non accetto che si sia scatenata una reazione mistificatoria ed intimidatoria nei miei confronti solo perché sto portando avanti un’operazione di verità sulle vergogne messinesi generate dalla gestione parassitaria e lobbistica delle risorse pubbliche, con la complicità o distrazione di chi ricopre ruoli istituzionali gestionali e decisionali».
Per chi volesse approfondire la questione ecco i report alla base di questo intenso dibattito:
- Report di Cateno De Luca di accusa alla gestione di AMAM
- Documentazione e risposta ufficiale del Comune di Messina alle accuse di De Luca.
Aggiornamento
In seguito alla richiesta da parte di Cateno De Luca di una conferenza stampa all’AMAM, il presidente Leonardo Termini, ha informato il deputato regionale sulla «impossibilità di soddisfare la sua richiesta di ospitalità nei locali dell’AMAM, in quanto l’AMAM non dispone di una sede pubblica ma di locali destinati a fini istituzionali propri dell’azienda, a differenza della Casa Comunale, dotata di spazi all’uopo destinati».
De Luca, però, non sembra intenzionato a fermarsi e dichiara l’intenzione di volersi comunque recare pressi i locali dell’Azienda Meridionale Acque Messina.
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