«Le ipotesi e i dati che Cateno De Luca ha diffuso sull’AMAM sono inesatti, sbagliati». A dirlo è l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola che, in una lunga nota stampa a nome del Comune di Messina e dell’Azienda che gestisce il servizio idrico, analizza le accuse formulate dal candidato sindaco.
Lo scorso lunedì, Cateno De Luca ha indetto un incontro con la stampa durante il quale ha diffuso un report finalizzato a documentare pratiche clientelari e poco trasparenti che, secondo il deputato dell’ARS, starebbero alla base della gestione dell’AMAM.
A meno di 24 ore di distanza il Direttore Generale dell’Ente, Claudio Cipollini, ha risposto pubblicamente all’attacco sul suo profilo Facebook. Una replica che ha dato vita ad un vivace botta e risposta fra il direttore di AMAM e De Luca.
Alla smentita di Cipollini si è aggiunta, ieri, la dura replica dell’assessore De Cola: «Il 19 febbraio Cateno De Luca ha fatto una serie di dichiarazioni ed ha diffuso molti dati infondati, inesatti o semplicemente sbagliati, facendo un pessimo servizio all’informazione e alla consapevolezza dei cittadini di Messina. De Luca e i suoi collaboratori non hanno mai chiesto incontri, né informazioni ufficialmente e in modo trasparente».
L’Assessore smentisce, come prima cosa, la somma di 10 milioni di euro che, secondo il candidato sindaco di Messina, AMAM spenderebbe “inutilmente” per mantenere un “sistema di clientele”: «Tale somma – commenta De Cola – viene citata nel titolo del report ma, nello stesso documento, non viene più specificata né tantomeno descritta. La sua origine rimane sconosciuta».
Sulla questione “costi eccessivi”, additati da De Luca, il Comune di Messina ricorda gli interventi che si sono rilevati necessari a seguito di una serie di emergenze, come per esempio l’incidente di Calatabiano dell’ottobre 2015, e le spese dovute a fattori previsti, come i pensionamenti.
I costi aggiuntivi, specifica De Cola, sono dovuti a una notevole carenza di personale: AMAM, al 31 dicembre 2017, contava 64 dipendenti contro i 120-140 che sarebbero auspicabili per un ente con questo carico di lavoro.
De Cola ribatte, nella sua risposta ufficiale, punto su punto agli attacchi del candidato sindaco di Messina smentendoli con forza. Recupero crediti, presunte pratiche clientelari perpetrate da AMAM, scelte per l’approvvigionamento idrico o dubbie evidenze nel bilancio dell’Azienda: tutte le deduzioni e le accuse di De Luca sarebbero, secondo la risposta del Comune, inesatti e frutto di considerazioni assolutamente errate.
«Il Comune di Messina e AMAM – conclude l’assessore De Cola – informano che hanno dato mandato ai propri legali per verificare le eventuali condizioni per denunciare tali fatti all’Autorità Giudiziaria».
Per chi volesse approfondire la questione ecco i report alla base di questo intenso dibattito:
- Report di Cateno De Luca di accusa alla gestione di AMAM
- Documentazione e risposta ufficiale del Comune di Messina alle accuse di De Luca
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