Dopo l’ok alla “tagliola” proposta da Lega e Forza Italia, il Senato ha bocciato il testo del DDL Zan. La legge che per la prima volta in Italia avrebbe, tra le altre cose, istituito una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia e integrato il codice penale con le aggravanti omofobe ai crimini d’odio, è stata affossata al Senato con 154 voti a favore e 131 contrari al non passaggio degli articoli.
La proposta dei partiti guidati da Salvini e Meloni chiedeva infatti di non procedere all’esame degli articoli contenuti nel ddl. Adesso, perché il disegno di legge possa nuovamente essere presentato, dovranno passare almeno altri 6 mesi.
La mancata approvazione della legge è stata salutata con esultanze accese e vigorose dai banchi del centrodestra, una scena che è stata ripresa in un video di una parlamentare del Pd e che ha fatto il giro del web. Sul caso sono intervenuti la referente pari opportunità di Azione Messina, Concetta De Francesco, e Fabrizio Provenzano, referente di Messina in Azione e membro del Comitato Promotore Regionale in qualità di Responsabile Affari UE.
«Come pari opportunità Azione Messina – dichiara De Francesco – sentiamo la necessità di esprimere sconcerto e profonda tristezza per le scene viste oggi in Parlamento dopo la “caduta” del DDL Zan. Vedere parlamentari festeggiare, abbracciarsi per aver inabissato una legge per cui chi bullizzava, minacciava, insultava (anche via internet) una persona di orientamento sessuale diverso da quello etero o una persona con handicap veniva punita legalmente crea in noi una profonda tristezza».
DDL Zan: «Una pagina nera per l’Italia»
La “morte” del DDL Zan al Senato è stata definita «una pagina nera per l’Italia» dal presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca. Azione Messina sostiene che si sia trattata di una sconfitta che riguarda tutti i cittadini.
«Nel 2021 – continua Provenzano – non si può veder festeggiare come la vittoria dei mondiali un’evidente sconfitta umana da parte di persone che sono state votate per difendere i diritti di tutti i cittadini. Oggi abbiamo perso tutti, perché ogni persona che verrà insultata, denigrata per cose assolutamente normali potrebbe essere un nostro fratello, parente, amico. E un giorno potrebbe essere un nostro figlio. Si dovrebbe festeggiare per altro nella vita, non per questo e non così».
I due referenti ricordano e condividono le parole del senatore di Azione Matteo Richetti, il quale ha espresso vergogna per quanto accaduto ieri a Palazzo Madama: «Ho sostenuto e votato la legge Zan. Ho messo la mia faccia di fianco a quella di Alessandro Zan e di tanti con lui. Oggi l’umiliazione di vedere quello che Carlo Calenda e Azione dicono da tempo: quando in politica la parola non conta nulla, la politica stessa perde valore».
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