Processione delle Barette 2019 di Messina

Dalle “Barette” al “Santo Funerale”: la Pasqua unisce Messina alla Spagna

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Una linea che unisce Messina, Francavilla Fontana (Brindisi) e Tarragona (in Spagna), quella delle processioni religiose organizzate per celebrare la Pasqua. In un video, le amministrazioni dei tre Comuni mostrano le loro tradizioni principali nella giornata del Venerdì Santo: le Barette per la città dello Stretto, i Crociferi per il comune pugliese e la Processione del Santo Funerale per la cittadina spagnola.

Per il secondo anno consecutivo a Pasqua a Messina non sfileranno le Barette, e anche nel resto d’Italia, a causa dell’emergenza coronavirus, le processioni che normalmente animano le strade delle città in questo periodo non potranno svolgersi. Per creare comunque un momento di condivisione, le Amministrazioni comunali di Messina, Francavilla Fontana (Brindisi) e Tarragona (Spagna) hanno deciso di regalare ai propri cittadini un breve video, realizzato in collaborazione, su quelle tradizioni tanto amate ma che in questo preciso momento storico non possono essere vissute appieno.

«Ad unire le radici storiche della città di Messina con Francavilla Fontana e Tarragona – spiegano dal Comune – ha contribuito la figura del Santo Padre Annibale Maria di Francia che diffuse la sua opera di Passione di Gesù, di fede, amore e carità oltre che nella sua “terra natia” messinese, anche in quella pugliese e catalana».

Il video è disponibile a questo link.

La processione delle Barette

La processione delle Barette ha origini lontane che risalgono al periodo della dominazione spagnola, durante il XV secolo. Allora a Messina la sera del giovedì Santo si svolgeva un corteo durante il quale venivano trasportati a spalla un’immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con Cristo Morto, seguito da altre piccole bare. Da qui il nome “barette”. Col tempo si sono aggiunte, grazie alla Confraternita dei Bianchi, le statue rievocative della passione di Cristo.

Intorno agli anni ’70 la Confraternita dei Bianchi non riuscì più a far fronte all’organizzazione della processione, che ebbe nuovo impulso grazie all’intervento dei “Battitori”, incaricati di reclutare i portatori e guidare le Barette durante la Processione. Fu, inoltre, organizzato il Comitato dei Battitori, che fece restaurare le macchine danneggiate dall’incuria. Dal 1994 ad aiutare il comitato nell’organizzazione della processione è la Confraternita del SS Crocifisso.

Nel corso dei secoli, però, la tradizione delle Barette subì una serie di arresti. Venne interrotta – per esempio – una prima volta dopo il terremoto del 1793; poi dopo quello del 1908 e durante la seconda guerra mondiale. Da ultimo, ovviamente, l’avvento del coronavirus, nel 2020, bloccò la processione, ferma anche quest’anno.

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