È stata presentata nei giorni scorsi l’Appennino Bike Tour, undicesima ciclovia turistica d’Italia che attraversa lo stivale dalla Liguria alla Sicilia, in 43 tappe. La nuova ciclovia turistica nazionale – identificata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili grazie agli interventi del decreto semplificazioni – è finanziata con 2 milioni di euro per l’installazione della cartellonistica.
L’itinerario prevede 2.600 chilometri lungo strade secondarie a basso traffico, con caratteristiche diverse rispetto a quelle già progettate finora, e che coniuga ben 14 regioni al fine di favorire uno sviluppo sostenibile delle aree interne del Paese. L’omonima Associazione Appennino Bike Tour che ha sviluppato il progetto a partire dal G7 Ambiente di Bologna nel 2017 ha di recente incaricato un team di tecnici per completare l’affinamento del percorso richiesto dal Ministero, in una logica cooperativa e d’intesa con gli enti territoriali competenti.
Ciò consentirà, per l’autunno 2021, di consegnare le migliori tracce a basso traffico che collegano le tappe e le grafiche turistiche del percorso; il Ministero potrà quindi procedere con gli adempimenti connessi alla messa in opera della segnaletica rendendo visibile l’itinerario Appennino Bike Tour per l’estate 2022.
In bici dalla Liguria alla Sicilia – arriva l’Appenino Bike Tour
La Sicilia sarà l’ultima tappa dell’Appenino Bike Tour, che parte da Altare in provincia di Savona e arriva ad Alia in provincia di Palermo.
Saranno 7 le tappe sull’Isola:
- Monforte San Giorgio;
- Antillo;
- Montalbano Elicona;
- Bronte;
- Capizzi;
- Petralia Sottana;
- Alia.
Soddisfatta anche la sottosegretaria Barbara Floridia che insieme all’On. Roberto Traversi ha individuato le risorse per l’installazione della cartellonistica. «Questo – dice la Floridia – è un bellissimo progetto che seguo da anni e che sono felice di vedere concretizzarsi. Contribuirà a migliorare la qualità della vita delle persone, rispettando al tempo stesso l’ambiente.
Grazie a questa ciclovia, oltre a lanciare una nuova modalità di turismo, contribuiremo allo sviluppo sostenibile dei nostri meravigliosi borghi, di quell’entroterra distante dalle coste e quindi troppo spesso abbandonato e poco conosciuto, ma ricco di tradizioni, e che rappresenta l’eccellenza, la ricchezza paesaggistica, culturale ed enogastronomica del nostro Paese».
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