In arrivo, dal Ministero dell’Ambiente fondi per più di 13 milioni di euro da destinare alla bonifica dei siti orfani della Sicilia. Il ministro Sergio Costa, infatti, ha firmato – a inizio gennaio – il decreto che mette a disposizione di tutta la Penisola 105 milioni di euro per la riqualificazione dei siti abbandonati e dimenticati.
«Si tratta – dice il ministro Costa – di tutte quelle aree dove il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o non provvede agli adempimenti per la bonifica. Ci sono posti in Italia tanti purtroppo, che non sono siti di interesse nazionale né regionale, in cui l’ambiente è stato aggredito e nessuno ha ancora affrontato la bonifica». I fondi saranno suddivisi in cinque annualità, comprese tra il 2019 e il 2024 e ripartiti per le varie regioni.
Il decreto è nato dopo aver trovato un accordo con le Regioni, che dovranno individuare i siti orfani. «Ci siamo inventati una nuova categoria giuridica – aggiunge il ministro Costa –, fatto approvare una legge e oggi, dopo tanti anni, la Repubblica italiana riconosce che ci sono tanti luoghi abbandonati da bonificare: i siti orfani.
Ho firmato questo decreto dopo aver negoziato con le Regioni e attribuendo loro la competenza di individuare questi siti. E abbiamo fornito le risorse economiche per risolvere questo problema».
Anche per la Sicilia i fondi per i siti orfani
Soddisfatta anche la senatrice messinese Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle. «Toccherà adesso alla nostra Regione – dice Floridia – quale soggetto attuatore, indicare questi siti e bisognerà necessariamente agire senza troppi indugi.
Un passo fondamentale per riqualificare aree bellissime ma degradate e inquinate, dove non si è mai individuato il responsabile per la bonifica, perché questi luoghi, dal punto di vista formale, non appartengono né allo Stato né alla Regione.
Grazie alle importanti risorse economiche messe a disposizione dal Ministero guidato da Costa, la Sicilia ha così l’opportunità di trasformare questi siti orfani in un’importante occasione di rilancio per il nostro territorio».
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