Comprare un libro a Taormina è diventato impossibile. Lo scorso 1 ottobre, infatti, la libreria “Bucolo”, unica nel raggio di quaranta chilometri, ha chiuso. Una scelta drastica, ma inevitabile per le proprietarie dall’attività Antonella Ferrara e Santina Bucolo, impossibilitate dopo quasi vent’anni di attività a pagare l’affitto del locale di Corso Umberto I. Taormina, luogo di arte e cultura per eccellenza, conquista questo triste primato a cui si aggiunge il paradosso se si pensa che il prossimo anno la Perla dello Jonio ospiterà il G7.
E dire che le due libraie già due anni fa avevano trovato la soluzione rivolgendosi direttamente all’amministrazione comunale. Una direttiva ministeriale, infatti, permette ai Comuni di affittare in equocanone stabili inutilizzati da destinare in seguito ad attività culturali. Una possibilità ideale per il caso di Taormina, ma purtroppo non sfruttata. Il Comune, infatti, sembra non avere alcun immobile disponibile da concedere in affitto.
«Purtroppo – hanno spiegato Ferrara e Bucolo a Adnkronos – l’affetto e la vicinanza di tanti non bastano ad impedire che la libreria, proprio in questi giorni, chiuda battenti. E tuttavia non intendiamo arrenderci, vogliamo essere ottimiste e fiduciose in una soluzione alternativa. Ce ne andiamo, sapendo che i libri non hanno, da soli, il potere di resistere alla dura prova di questo tempo e delle sue logiche economiche, ma consapevoli di aver reso un servizio alla città e di lasciare un’eredità importante, fatta di consapevolezza, di condivisione, di sostanza comune. Grazie di cuore per aver fatto parte della nostra storia».
Ma c’è di più. Taormina ospita da anni il festival internazionale “Taobuk”, organizzato dalla stessa Antonella Ferrara. Un appuntamento importante per l’intera Sicilia, raggiunta ogni anno da scrittori di fama mondiale su cui potrebbe calare il sipario già dal prossimo anno.
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