Un percorso di trekking naturalistico a pochi passi dalla città di Messina che è un’immersione nella bellezza della natura mediterranea.
Ce lo racconta Antonio Marchetta che, con gli amici del gruppo Yoga e natura, ogni domenica si mette in cammino alla scoperta delle meraviglie della nostra Sicilia.
Si tratta del circuito che da Santo Stefano Briga conduce a Pizzo Bottino con l’attraversamento di una parte della dorsale dei Peloritani che domina entrambi i versanti della nostra isola, regalando scorci unici sulla costa ionica e tirrenica.
Si parte da Santo Stefano Briga, percorrendo un sentiero che attraversa boschi di castagni e raggiunge il rifugio San Calogero.
Qui la vegetazione cambia lasciando il posto ad alti pini e querce lungo il percorso che conduce sino a Pizzo Sambuco. L’altezza e la forza del vento permettono la crescita solo di eriche e peri selvatici, vegetazione da attraversare che come un sipario apre a un panorama unico che abbraccia sia la costa tirrenica e le isole Eolie, sia il versante ionico con lo Stretto di Messina e la costa calabrese. E, se ancora non bastasse, da qui sembra quasi di poter abbracciare Monte Scuderi che l’Etna.
Percorrendo il crinale della montagna in direzione nord -in un meraviglioso fuori pista – si raggiunge Pizzo Bottino, con i suoi 1070 m di altezza che ancora regalano scorci mozzafiato.
Si inizia poi a percorrere un sentiero in discesa che attraversando altri boschi raggiunge il rifugio del Lupo, continuando a scendere si torna al punto di partenza.
Difficoltà: media
Lunghezza del percorso: 16 Km
Come arrivare: raggiungere Santo Stefano Briga, anche conosciuta come ‘Soprano’ per la sua collocazione sovrastante le frazioni di Santo Stefano Medio e Santa Margherita. Il percorso prende il via dopo le mura di imbrigliamento del fiume, in un’area con presenza di numerosi terrazzamenti, simbolo di un’agricoltura fiorente.
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