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Covid e ricoveri, la Regione Siciliana: «Non c’è nessuna “circolare svuota ospedali”»

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«La Regione Siciliana sta adottando un criterio di precauzione per fronteggiare le richieste di ricoveri»: questa la replica da Palermo alla notizia pubblicata nei giorni scorsi in merito a una circolare definita “svuota ospedali”. Facciamo un breve riepilogo e vediamo qual è la risposta della Regione.

Il 17 agosto, la testata LiveSicilia ha commentato una circolare del direttore generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato alla Salute, Mario La Rocca, riguardante i criteri di dimissione dei pazienti covid dagli ospedali siciliani. La circolare, riporta il quotidiano, stabilisce che un paziente affetto da coronavirus potrà essere dimesso anche se ha saturazione maggiore o uguale al 90%, in presenza di altri requisiti (come l’assenza di febbre per 48 ore, l’autosufficiente nella gestione delle attività quotidiane, l’essere emodinamicamente stabile, ecc.). Tali criteri si rifanno al quelli definiti dalla Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). L’accusa, sostanzialmente, sarebbe quella di star cercando di “svuotare gli ospedali” per evitare il passaggio in zona gialla. Accusa cui la Regione replica con una nota.

«La Regione Siciliana – si legge nel documento inviato da Palermo – agisce con estremo scrupolo nell’esclusivo obiettivo di fronteggiare la crescita dei contagi da Covid-19 e consentire a chi lo necessita di essere curato in maniera appropriata. Non c’è nessuna circolare “svuota ospedali”, come sostenuto da qualcuno, poiché le dimissioni dei pazienti dai reparti per essere curati a domicilio vengono effettuate secondo criteri definiti dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi regionali e riportati nel parere del Comitato Tecnico Scientifico regionale. Piuttosto la Regione sta adottando un criterio di precauzione nel riportare le disponibilità di posti letto ai parametri di marzo, non per sfuggire alle restrizioni imposte dai “colori” ma per fronteggiare le richieste di ricoveri, visti i comportamenti sociali poco attenti al rispetto delle regole di prevenzione e l’alto numero di turisti che affollano l’Isola».

Proprio su quest’ultimo punto si era espresso ieri lo stesso assessore alla Salute, Ruggero Razza, in un’intervista andata in onda su Telecolor: ««Se si aumentano i posti letto – ha affermato –, ritornando ai livelli di marzo, lo si fa perché si vede crescere il numero dei contagiati e quindi ci guida il principio di precauzione. Se non lo avessimo fatto, con questa crescita di ricoverati, saremmo probabilmente stati accusati del contrario».

 

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