«Stop a terrorismi, propaganda e individualismi» con queste parole il direttivo di Azione Messina punta il dito contro il sindaco Cateno De Luca e in particolare contro l’ultima ordinanza, che definiscono inutile e sostanzialmente controproducente. Nel mirino, però, finiscono anche partiti rappresentati in Consiglio Comunale, a cui rimproverano una certa “inerzia”.
Le recenti misure varate dal sindaco di Messina Cateno De Luca hanno generato non poche polemiche, sia nel mondo politico che in quello degli ordini professionali e delle associazioni di categoria. Ad aggiungersi alla lista, oggi, è Azione Messina che – con una nota firmata dai membri del direttivo Eleonora Urzì Mondo, Fabrizio Provenzano e Mario Galluppi di Cirella – segnala i punti più problematici, dal loro punto di vista, della nuova ordinanza.
«Le attuali misure adottate a Messina dal Sindaco De Luca – scrivono – non solo non appaiono utili al contenimento dell’emergenza sanitaria, ma anzi rischiano, in qualche caso, di amplificare i rischi del contagio. Abbiamo toccato tutti con mano i primi effetti: le immagini di sabato, relative alle file fuori dai supermercati, sono una conseguenza assolutamente prevedibile, figlia di una disposizione che non esitiamo a definire assurda poiché rischia di generare confusione e assembramenti, anziché limitare i contatti tra cittadini».
«Il fattore “paura” – proseguono –, amplificato da terrorismo amministrativo misto a basso populismo, sta già impattando sul sentimento che muove il commercio, da sempre uno dei principali motori dell’economia messinese».
Ma Azione Messina non critica solo l’operato del Primo Cittadino: «D’altro canto – scrive il direttivo messinese – stranisce che nessuna delle forze rappresentate in consiglio comunale, fino ad ora, abbia inteso agire concretamente nei riguardi di questo modus operandi, limitando le proprie esternazioni a pubbliche uscite fini a se stesse. L’inerzia di alcuni partiti – prosegue – preoccupa e infastidisce, in tutta franchezza, quei cittadini/elettori che continuano a leggere post e comunicati indignati ma non trovano nell’operato di questi alcun riscontro pratico, a partire dall’agire dei consiglieri comunali. E la questione politica resta confinata così a qualche like sui social».
Secondo Azione Messina, infine, ciò che realmente servirebbe alla città di Messina per limitare il contagio da coronavirus è «un peculiare controllo del territorio, per mezzo di un’azione interforze che consenta davvero di avere un costante monitoraggio dell’area urbana, e per questo si ritiene essenziale che Prefettura e Comune agiscano in un’unica condivisa direzione collaborativa».
«Appare fondamentale – concludono –, inoltre, sia potenziare il servizio di trasporto pubblico, tenendo conto delle ore di maggior fruizione dei mezzi da parte dell’utenza, che attuare tutte le misure possibili che consentano di dare sollievo alle piccole e medie imprese locali».
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Scusate ma in che mondo virtuale vivete?
A nessuno piace vedere le misure adottate , ma erano necessarie.
La curva del contagio schizzava in alto, e Messina nn ha strutture sanitarie adeguate!@!# cosa dovevamo aspettare di contare i morti???
meglio due settimane di chiusura adesso, e poi piu liberta’ sotto natale ….che morti tanti e chiusura totale a natale.
Piuttosto voi chi vi lamentate, avete capito che il vero guaio sono le scuole??? A scuole chiuse il contagio non decolla.
Con la DAD da settembre non saremmo a questo punto ricordatevelo, anzi ricordiamocelo tutti, stiamo pagando gli errori di azzolina e company a caro prezzo.
Se la curva si raffredda teniamo a mente la lezione, scuole ultime a riaprire, seno tutti i sacrifici si vanificano e torniamo punto e accapo.