Un costone a rischio sulla Strada Statale 113 nei pressi di Rodia 113, che «presenta sempre più segni di instabilità». A segnalare il pericolo, il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo che ricorda: «Il 31 dicembre 2013 una frana staccatasi dal costone, a protezione della strada comunale Policara, ha invaso una parte della strada statale 113 e danneggiato anche i fili della pubblica illuminazione. Immediatamente l’Anas ha eliminato il materiale che creava pericoli al transito veicolare e la ditta di pronto intervento della pubblica illuminazione ha messo in sicurezza i fili danneggiati dalla frana». Già quella sera di San Silvestro, Biancuzzo ha redatto una nota per chiedere interventi risolutivi.
«Il 23 gennaio 2014 – prosegue – il geometra Rodilosso del dipartimento Protezione Civile del Comune di Messina, durante un sopralluogo ha accertato la pericolosità del costone dichiarando che il muraglione andrebbe messo in sicurezza. Con una nota del 22 gennaio 2014, a firma dell’ingegnere Renda e dell’ingegnere Murrone dell’Anas, sezione compartimentale di Catania, si sollecitava il Comune a effettuare tutti gli interventi necessari per impedire che i detriti riversandosi sulla strada di proprietà dell’Anas potessero creare pericoli ai numerosi mezzi in transito. Il 24 agosto 2014 anche io ho sollecitato tali interventi. Successivamente, una ditta è intervenuta solo per eliminare rami ed erbacce e transennare la parte interessata».
Nonostante i continui solleciti e la sussistenza del pericolo, ancora nessuno è intervenuto per risolvere il problema alla radice. Lo scorso 3 febbraio, il consigliere – chiamato da alcuni residenti di Policara, che temono di restare isolati – ha effettuato l’ennesimo sopralluogo e constatato che «il muraglione roccioso insistente sulla strada statale, che di fatto funge da sostegno alla sede summenzionata via Policara, si presenta con nuove crepe, e persino buche e potrebbe cedere e cadere sulla statale». Ancora una volta, Biancuzzo si rivolge all’Assessore ai Lavori Pubblici, al Dirigente Lavori Pubblici, alla Protezione Civile e Difesa del Suolo, al Comandante della Polizia Municipale e all’Anas per scongiurare – è solo questione di tempo ormai, secondo Biancuzzo – il crollo.
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