È online sul sito del Governo – e in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – il testo definitivo del Dpcm del 13 ottobre 2020 contenente le nuove misure di contrasto al coronavirus disposte dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Vediamo tutte le novità riguardanti le feste private, i matrimoni, i locali della movida, lo smart working, i matrimoni, lo sport e tutti gli ambiti della vita quotidiana che il nuovo testo andrà a regolare.
Dopo giorni di ipotesi e polemiche, il nuovo Dpcm del 13 ottobre 2020 è online sul sito del Governo italiano e a breve sarà pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale. Le misure contenute nel documento saranno in vigore da domani, mercoledì 14 ottobre al 13 novembre 2020. Vediamo, le misure principali e il testo definitivo (scaricabile in PDF in fondo all’articolo).
Dpcm del 13 ottobre 2020: le misure principali
Feste private, matrimoni (e cerimonie in generale), inviti a casa
Queste le prescrizioni del Dpcm del 13 ottobre 2020 circa le feste private: “sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (come i matrimoni o i battesimi, ndr) sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei”.
Bar, locali, ristoranti e movida: cosa cambia
Il Dpcm del 13 ottobre 2020 dispone che: “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21 e fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Cinema, concerti e teatri
Per quel che riguarda cinema, concerti, teatri e luoghi analoghi: “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.
Sport di contatto come calcetto o basket: vietati a livello amatoriale
Per quel che riguarda, lo sport, il cambiamento principale riguarda gli “sport di contatto” a livello amatoriale, quindi calcetto, partite di basket tra amici e così via. Il Dpcm, nello specifico, dice che: “lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con successivo provvedimento del Ministro dello Sport, è consentito, da parte delle società professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati, aventi carattere amatoriale; i divieti di cui alla presente lettera decorrono dal giorno della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del provvedimento del Ministro dello sport di cui al primo periodo”.
Smart working (o lavoro agile)
Per quel che riguarda la pubblica amministrazione “è incentivato il lavoro agile con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale di cui all’articolo 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34”.
Per quel che riguarda le attività professionali, si raccomanda che: “a) esse siano attuate anche mediante modalità di lavoro agile, ove possano essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza; b) siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; c) siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale; d) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali”.
Il testo definitivo del Dpcm del 13 ottobre 2020 (e il link al PDF)
Il testo completo è disponibile anche in PDF a questo link o a questo.
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