Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Dpcm del 25 ottobre 2020 contenente le misure di contrasto al coronavirus in vigore su tutto il territorio nazionale da domani, lunedì 26 ottobre e fino al 24 novembre 2020. Confermati i provvedimenti anticipati nei giorni scorsi, tra divieti e raccomandazioni, come quella di non uscire di casa se non per questioni strettamente necessarie.
Presa la parola, il Premier ha fatto una fotografia della situazione in cui in questo momento si trova il Paese: «L’analisi della curva epidemiologica – ha spiegato – segnala una rapida crescita. L’indice RT ha raggiunto la soglia critica di 1,5. Il Governo si è dato un obiettivo chiaro, tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così potremo gestire la pandemia consentendo al nostro sistema sanitario di curare i cittadini ed evitare un secondo lockdown generalizzato. Dobbiamo tutelare la salute ma anche l’economia».
«È una pandemia che ci sta sfidando – ha proseguito –, che crea rabbia. Ci sono fasce della popolazione più duramente colpite, persone meno tutelate che non possono far conto su un’entrata fissa. Mi rendo conto dei nuovi sacrifici che stiamo chiedendo, soprattutto ad alcune categorie. L’Italia nei momenti più difficili riesce a dimostrare coesione e forza. Se rispettiamo le misure in vigore potremo vivere serenamente il mese di dicembre e le feste».
Ma oltre alle nuove misure di contenimento, sono in corso di valutazione sostegni economici al Paese. «Già si sta ragionando – ha spiegato inoltre il Premier Conte –, sulle somme da erogare a fondo perduto, sui ristori. Ci sarà un nuovo credito d’imposta, verrà cancellata la nuova rata IMU, verrà confermata la cassa integrazione, verrà data una mensilità per gli stagionali, misure di sostegno per la filiera agroalimentare che risentirà delle misure che impattano su bar e ristoranti».
«L’Italia è un grande Paese – ha concluso – , l’ha dimostrato nella fase più acuta dell’emergenza coronavirus la scora primavera. Ce l’abbiamo fatta allora, ce la faremo anche adesso».
Coronavirus: firmato il nuovo Dpcm Conte. Ecco cosa prevede
Nuovi orari per ristoranti, pub, pizzerie e locali (e simili)
Ristoranti, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – e attività che svolgono servizi analoghi – potranno restare aperti dal lunedì al sabato dalle 5.00 alle 18.00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18.00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Consentiti consegne a domicilio e asporto.
Già nel corso della prossima settimana dovrebbe essere redatto un Decreto contenente misure economiche e sostegno per le attività costrette a chiudere.
Scuole
Per le scuole superiori il nuovo Dpcm Conte prevede il ricorso alla didattica a distanza per il 75% delle attività. Per le scuole superiori andrà inoltre rimodulato l’orario di ingresso e di uscita degli studenti, anche eventualmente attraverso turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00.
Chiusi cinema, teatri, sale scommesse, palestre e piscine
Chiusi cinema, teatri, sale concerto, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò, palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali. Si potranno continuare comunque a svolgere le attività assistenziali.
Spostamenti tra comuni (e quindi regioni)
Il Dpcm Conte non vieta gli spostamenti tra comuni o regioni, ma al tempo stesso “raccomanda fortemente” di evitarli, se non per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Feste private, matrimoni, sagre, fiere e congressi
Restano vietate dal Dpcm Conte le feste private, al chiuso o all’aperto. I matrimoni e le cerimonie civili e religiose potranno continuare a svolgersi, ma non sarà possibile organizzare feste dopo. Sagre, fiere e ed eventi analoghi sono vietati, a esclusione delle manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sono inoltre sospesi convegni e congressi, salvo che non si svolgano a distanza.
Il nuovo Dpcm non vieta di invitare persone a casa, ma “raccomanda fortemente” di non farlo.
Possibile la chiusura di piazze e strade
Come già precedentemente preventivato, è possibile disporre la chiusura al pubblico dopo le 21.00 di strade e piazze in cui si possano creare assembramenti (fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private).
Smart working
Nella pubblica amministrazione la percentuale richiesta di smart working è del 75%. Raccomandato il lavoro agile, se possibile, anche per i privati.
Circolazione
Il Dpcm Conte del 24 ottobre 2020 non vieta di uscire di casa, ma raccomanda di farlo il meno possibile, istituendo così un “semi-lockdown”.
I tempi del Dpcm Conte
Il Dpcm Conte è stato firmato stamattina e sarà in vigore dal 26 ottobre 2020 al 24 novembre 2020.
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