Gli onorevoli Elvira Amata e Franco De Domenico chiedono al sindaco Cateno De Luca di evitare l’annunciata “contro-ordinanza” e di applicare a Messina le misure di alleggerimento dei provvedimenti anti-coronavirus previsti dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
L’ordinanza del 18 aprile del presidente Nello Musumeci che prevede un alleggerimento delle misure di contenimento del coronavirus (dalla possibilità di fare attività motoria vicino casa, come già previsto dal decreti Conte, alle consegne a domicilio la domenica e nei giorni festivi) non ha convinto il sindaco di Messina Cateno De Luca che ha subito annunciato l’intenzione di mantenere nella città dello Stretto le restrizioni in vigore fino a sabato scorso.
Non sono d’accordo gli onorevoli Elvira Amata (Fratelli d’Italia) e Franco De Domenico (PD) che chiedono al primo cittadino di Messina: «Un atto di buon senso, evitandoci l’ennesima ordinanza non giustificata, peraltro, dalla situazione sanitaria della nostra città».
I deputati sottolineano: «In realtà, l’ordinanza del Presidente Nello Musumeci recepisce alcune istanze, e non tutte, provenienti dal territorio, dalle aziende di ristorazione (fra le più penalizzate da questa crisi e che in questo momento di chiusura, si erano organizzate già da oggi a riprendere il servizio di delivery festivo, per provare a sopravvivere) agli imprenditori del settore balneare (che hanno chiesto di potere preparare in qualche modo la stagione), dalle famiglie con disabili ai tanti sportivi, costretti da oltre un mese a non potere fare neanche una corsetta vicino casa».
«Sono tutte attività – aggiungono – che non aumentano il rischio di contagio, sono un segnale di speranza che i risultati incoraggianti della nostra Regione consentono. Siamo consapevoli che l’emergenza non è alle spalle e che la tensione va tenuta alta, ma la gente ha mostrato grande serietà nell’affrontare questa emergenza e gli va data fiducia, non ha senso alimentare un clima di terrore, che tanta depressione sta portando nelle vite di molti».
Per questi motivi, i due deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) fanno appello al «senso di responsabilità del primo cittadino di Messina: «Non creiamo ulteriore confusione – chiedono –nei piccoli imprenditori, nei cittadini, nelle famiglie che oltre al danno dell’emergenza devono subire questa beffa di una ingiustificata discriminazione».
«Abbiamo bisogno –concludono Amata e De Domenico – di provvedimenti chiari che valgano a tutti i livelli di governo, eventuali deroghe locali devono essere giustificate solo da gravissime emergenze che per fortuna non ci sono».
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Sono d’accordo con quanto detto e confermo che nel fare attività motoria non ci sono nei rischi e pericoli né per gli altri né per se stessi correre rafforza l’immunità ti darà carica che ti serve il questo periodo per andare avanti Non è sentir
si privilegiati correre ma è un modo per sopravvivere eh non morire stando chiusi in casa perché ho sempre fatto attività motoria diventa una forma di depressione che potrebbero avere non pochi risvolti sotto ogni aspetto Inviterei il mio carissimo sindaco a fare mente locale su chi corre veramente e su chi ci prova per prendersi beffa di chi l’ha sempre fatto questo sport
Ma basta fatelo smettere sono 40 giorni che terrorizza la città e continua a farlo. Ritengo sia giunto il momento di farlo smettere definitivamente. Il consiglio comunale non esiste gli assessori sono nominati da lui siamo in mano di un dittatore va bene solo quello che fa lui tutto il resto è acqua fresca come il primo decreto Conte. Ormai l’obiettivo lo ha raggiunto è diventato un fenomeno mediatico ed è settimo tra i politici italiani come like e primo per follower in Sicilia.Le sue dirette facebook hanno avuto oltre 250mila contatti. FATELO SMETTERE!