Coronavirus a Messina. Il PD invita all’unità: «abbassiamo i toni ed evitiamo gli scontri»

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«Non c’è più tempo da perdere» il PD di Messina scende in campo, invita ad abbassare i toni ed evitare gli scontri e lancia un appello al sindaco Cateno De Luca proponendo alcune iniziative per la gestione dell’emergenza coronavirus. «Non è opportuno – sottolineano – individuare nemici da combattere, occorre creare una sinergia istituzionale per salvare il maggior numero possibile di vite umane».

Constatata la «straordinaria gravità del momento» i cinque consiglieri comunali del PD di Messina – Claudio Cardile, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo – inviano una nota alle autorità competenti in cui delineano alcune proposte utili alla gestione dell’emergenza Covid-19 e sottolineano il bisogno di lavorare insieme, senza «titubanze o inerzie, che potrebbero causare la perdita di vite umane».

«È di oggi (ieri, ndr) – scrivono i cinque consiglieri comunali – la notizia nefasta relativa alla morte di una povera anziana ospite della casa di riposo, all’interno della quale da oltre una settimana rimangono ostaggio alcuni nostri concittadini, e di un anziano paziente della Casa di Cura Cristo Re, che pare deceduto per identica causa, alle famiglie dei quali, così come a tutti nostri concittadini interessati, va la nostra solidarietà. Questo focolaio, insieme alle altre situazioni critiche del Neurolesi, della clinica Cristo Re, del Policlinico, e delle inquietanti notizie relative al rientro incontrollato in città delle comitive di sciatori, impongono, con tutta evidenza, la necessità di abbassare i toni e di evitare gli scontri, oltre che ovviamente e perentoriamente una soluzione immediata».

Vista la situazione, gli esponenti del PD messinese in Consiglio Comunale chiedono al sindaco di Messina Cateno De Luca: «Di adottare una strategia a tutela della città che sia caratterizzata dalla determinazione finora applicata, intrisa di una maggiore saggezza e di un più spiccato senso di responsabilità, al fine di garantire una proficua collaborazione tra Istituzioni, ribadendo, però, che ogni attore istituzionale deve contribuire fattivamente al perseguimento dell’obiettivo comune, ovvero: l’esclusiva tutela della salute dell’intera cittadinanza».

Le proposte del PD per fronteggiare l’emergenza coronavirus

In questa situazione, Claudio Cardile, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo, formulano alcune richieste finalizzate alla gestione dell’emergenza coronavirus, concentrandosi su alcune proposte da attuare a livello di collaborazione tra le istituzioni e, di seguito, su alcune criticità riguardanti più da vicino la vita dei cittadini di Messina.

I membri del gruppo del PD in Consiglio Comunale propongono di:

  • istituire con sollecitudine, se già non operativo, un tavolo di crisi permanente, in cui ogni Istituzione interessata (Prefettura, Questura, Asp/Assessorato Regionale alla Sanità, Comune, Città metropolitana, Università, Forze Armate, Ordine dei Medici ecc..) sia effettivamente rappresentata e fattivamente operativa, al fine di porre in essere le opportune misure per il contenimento del contagio, per la cura dei contagiati, per l’assistenza alla popolazione tutta;
  • istituire, se già non è stato fatto, presidi sanitari operativi presso i diversi approdi cittadini, al fine di verificare l’esistenza delle sintomatologie proprie del virus Covid-19 (misurazione della temperatura ed altre verifiche da protocollo) di tutti i soggetti che accedono nella nostra Regione;
  • verifica immediata di tutti i soggetti che hanno avuto contatti con i focolai individuati;
  • istituire con la massima urgenza, se già non è stato fatto, un tavolo di coordinamento tra tutti i comuni della Città metropolitana, al fine di garantire un costante scambio di informazioni e, nel contempo, garantire assistenza ai comuni più piccoli;
  • istituire, se già non operativo, un coordinamento tra dipartimento Servizi sociali, Messina Social City ed associazioni di volontariato, al fine di garantire assistenza ai cittadini impossibilitati a muoversi, per es. consegna di medicine, generi alimentari etc..;
  • richiedere la fattiva collaborazione delle Forze armate, anche in relazione all’utilizzo dei relativi immobili di pertinenza, se ed in quanto disponibili ed atte allo scopo.

Lezioni online e digital divide

Da quando è stata decisa la chiusura delle scuole, sono pian piano state avviate le lezioni online, svolte in diverse modalità, tramite portali di streaming, servizi che offrono la possibilità di fare videoconferenze, e così via. Non tutte le famiglie, però, sottolineano gli esponenti del Partito Democratico, hanno i mezzi per consentire ai propri figli di seguire le lezioni. L’invito, qui, è quello di assistere queste famiglie «attraverso un feedback con l’Ufficio scolastico provinciale e con la dirigenza dei vari Istituti comprensivi».

I meridionali al Nord che hanno bisogno di rientrare in Sicilia

Infine, Felice Calabrò, Claudio Cardile, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo pensano ai meridionali, siciliani e non, che si trovano attualmente impossibilitati a rimanere al Nord per via della chiusura delle proprie attività lavorative e che hanno bisogno di rientrare nel paese d’origine perché «non sono nella condizione di far fronte agli impegni quotidiani»

«Per coloro che – aggiungono – sono partiti per far ritorno in Sicilia, potrebbero essere autorizzati a traghettare accertandone la destinazione finale, e ciò al fine di avvisare tempestivamente le amministrazioni di riferimento, le quali provvederanno a fare osservare ai medesimi un periodo di quarantena in sicurezza. Chi di competenza agisca immediatamente a loro tutela e supporto, non potendo i medesimi attendere i tempi burocratici delle varie misure a sostegno del reddito conosciute».

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