Dietrofront di Trenitalia sulla soppressione dei treni notte a lunga percorrenza fra Sicilia e Roma. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, probabilmente comprendendo gli evidenti rischi alla continuità territoriale, ha posto un freno alla decisione, che sarebbe stata attiva dall’1 ottobre, di dimezzare i treni notturni che collegano la Sicilia alla Capitale.
Questo cambio di direzione sembra giungere, fa sapere Antonino Di Mento di Fast Confsal Sicilia, a seguito dell’avvio delle procedure di raffreddamento (iter utili al dialogo e alla conciliazione fra le parti prima dell’avvio di uno sciopero, ndr) da parte dei sindacati Fast Confsal, Orsa e Ugl.
Sia a livello regionale che nazionale molti si sono pronunciati sulla gravità della scelta di sopprimere (o rimodulare) i treni notte che collegano Sicilia e Roma. Non ultimo il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, che la definisce «una scelta inaccettabile, che penalizza fortemente l’area dei Nebrodi e l’intera Sicilia, assestando un duro colpo nei confronti dei cittadini siciliani, che di fatto si vedono allontanati dal resto d’Italia. […] Così è impossibile parlare di sviluppo del comprensorio, ma solo di isolamento».
L’augurio è che questo sia l’ultimo aggiornamento sulla vicenda e che la questione sia risolta evitando di intaccare ulteriormente i, già ridotti, collegamenti fra la Sicilia e il resto d’Italia.
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