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Condivisione e identità: la moneta complementare come possibilità etica

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moneta complementareSi è tenuto ieri, al Salone delle Bandiere, il convegno su “Moneta complementare. Opportunità dietro la crisi”, organizzato dal Movimento Cinque Stelle  di concerto con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina, il gruppo tematico di economia di “Cambiamo Messina dal Basso”, il gruppo Eev Italia, la Biblioteca Fiori Gialli, la Onlus FiordiLoto e il gruppo Permacultura con Eva Polare.

Relatori sono stati: Tonino Perna, assessore alla Cultura del Comune di Messina; Nino Galloni, direttore generale del Ministero del Lavoro; Fabio Germanà. Presente ai lavori anche Valentina Zafarana, deputata e portavoce del Movimento Cinque Stelle all’Ars, secondo la quale «Il modello economico cui s’ispira il sistema delle monete complementari, ha come finalità la riappropriazione della dignità del singolo, oltre il concetto stesso di “crisi”, e la nascita di un’economia locale ecologicamente sostenibile».

«Riappropriarsi del valore reale della moneta — ha proseguito —, recuperando il concetto di moneta fiduciaria spendibile in una singola comunità come corrispondente della capacità produttiva degli individui è una delle soluzioni forse più appropriate per superare l’idea stessa di crisi ed è una soluzione che lo stesso gruppo parlamentare M5s all’Ars ha proposto nell’ambito di un ddl recentemente depositato». 

Fra i relatori Nino Galloni, ha posto l’accento sulla necessità di rivedere la stessa impostazione globale dell’economia. «Cruciale — ha detto — è la questione della sovranità, nei suoi molteplici aspetti: politica, culturale, monetaria e alimentare, da rivalutare a prescindere dalle appartenenze politiche».  In tale ottica, rispetto alle modalità squisitamente tecniche di attuazione del progetto, il professor Galloni ritiene «auspicabile un tavolo di confronto fra sindacati e autorità di emissione allo scopo di pervenire a soluzioni che coinvolgano gli stessi lavoratori dell’ente territoriale, o più in generale favoriscano la redazione di eventuali bilanci alternativi».

Fondamentale l’intervento di Fabio Germanà che ha sottolineato la necessità di riappropriarsi di un’etica dello scambio, oltre l’idea convenzionale dell’economia e della moneta come tradizionalmente concepita.  Perna, ideatore del progetto di moneta complementare, ha chiuso i lavori: «Bisogna ritornare al passato in ossequio a una rinnovata coscienza che individui un percorso atto a valorizzare l’identità culturale di una comunità e permetta di condividere uno strumento innovativo come la moneta complementare alla cui base ci dev’essere necessariamente una “relazione” intesa come condivisione di finalità comuni».  

«Nello specifico del caso messinese — ha concluso l’assessore — sono previsti accordi fra il Comune e diverse associazioni atti a consentire la circolazione della moneta strutturando un sistema fiduciario che renda accettabile la moneta secondo il suo valore reale, rendendola spendibile in una molteplicità di ambiti».  

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